Campus Grapes, il vigneto urbano all’interno del Politecnico di Torino
Sta nascendo un nuovo progetto di rinnovamento urbano, beni comuni, tecnologia e innovazione ambientale, grazie alla collaborazione tra il Politecnico di Torino e Citiculture, una startup green tech che ha lo scopo di trasformare spazi urbani in luoghi di forte impatto sociale e ambientale attraverso le vigne.
Ed è proprio Torino la città scelta per “Campus Grapes”, la cui inaugurazione è prevista nel 2025.
Per la sua presentazione si sono dati appuntamento, in veste di relatori, Luca Balbiano, Ceo e Founder di Citiculture, Emanuele Rossetti, CEO della Carlo Ratti Associati, e Danilo Demarchi, docente del Politecnico di Torino, in occasione del convegno Una vite alla volta: seminiamo il cambiamento, tenutosi all’interno del rinnovato Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.
Incontro inserito nell’ambito della kermesse Vendemmia a Torino – Grapes in town e Portici Divini, manifestazione organizzata da Eventum in collaborazione con Fondazione Contrada Torino onlus, e promossa da Regione Piemonte, con il patrocinio di Città di Torino e Città Metropolitana di Torino, il supporto di Camera di commercio di Torino, e il coordinamento di VisitPiemonte, società in house della Regione Piemonte che si occupa della promozione turistica e agroalimentare del territorio.
Oltre alla presentazione di Campus Grapes, grazie all’Ing. Rossetti, si è discusso anche di progetti realizzati o in progress, e di innovazioni che già da tempo hanno cominciato a modificare le modalità di vita e di lavoro nello spazio urbano, sottolineando come sia fondamentale per il futuro che agricoltura e tecnologia possano, e debbano, convivere.
La natura incontra l’Università
La vigna urbana verrà inserita all’interno del polo universitario, su una superficie di quasi 1.000 metri quadri, e accoglierà più di 750 piante di vite, che andranno ad arricchire il piano di riqualificazione del verde nel cuore della sede principale del Politecnico, in uno spazio diviso tra le aule dell’ateneo e le aree dedicate alla socializzazione e al relax di studenti e semplici frequentatori del campus.
È un vero e proprio progetto congiunto, che ha il proposito di rendere sociale il cambiamento, e che vede l’adesione di istituzioni accademiche come il Politecnico, nello specifico con il suo nuovo corso di Laurea Magistrale in Agritech Engineering, e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari – DISAFA dell’Università di Torino.
L’esperimento riguarderà anche la selezione dei diversi tipi di clone, di filari e pergole, e i diversi tipi di varietà di vite e bacca, al fine di ridurre al minimo l’intervento di fitosanitario, oltre che nella scelta di coltivare le piante in vaso, quindi fuori terra.
La scelta dei vitigni infatti è stata fatta in collaborazione con Vivai Cooperativi Rauscedo, uno dei più grandi vivai d’Europa, e tra i pionieri nello sviluppo delle varietà resistenti Piwi.
Tra queste si è puntato su:
- pinot Kors (bacca nera)
- pinot Iskra (bacca bianca)
Campus Grapes conferma ancora una volta come la viticoltura possa giocare una figura chiave nella rigenerazione urbana, trasformando gli spazi in valore sociale, ambientale ed economico.
Inoltre, un altro grande valore aggiunto di questa vigna sarà dato dalla sua funzione di laboratorio a cielo aperto, in cui gli studenti del corso in Agritech Engineering, oltre a ricercatori e ricercatrici dell’Ateneo, potranno condurre esperimenti e attività didattiche in un vero e proprio living lab, concentrandosi in particolare sulle soluzioni di adattamento al cambiamento climatico che stiamo vivendo.
Sostenibilità e impegno sociale
Luca Balbiano, che oltre a essere founder di Citiculture è un produttore di vino con la Azienda Vitivinicola Balbiano, durante la conferenza ha spiegato:
“Dopo aver contribuito alla rinascita e allo sviluppo della Vigna della Regina di Torino e collaborato con alcune delle più affascinanti e importanti vigne urbane del mondo grazie alla Urban Vineyards Association, ho voluto dare continuità a una visione in cui credo molto: la viticultura urbana sostenibile e inclusiva, come strumento per generare impatti ESG (acronimo che sta per Environmental, Social, Governance, utilizzato in ambito economico/finanziario per indicare tutte quelle attività legate all’investimento responsabile. Ndr).
Ed è stato naturale partire dalla nostra città e attivare una collaborazione con il Politecnico di Torino, una delle realtà europee più all’avanguardia.
Inoltre la vigna sarà caratterizzata da un carattere fortemente sociale, perché il progetto è aperto a tutti e finanziato interamente tramite crowdfunding.
Un incontro e un’iniziativa veramente molto interessanti, in cui Politecnico e Citiculture sono accomunati da tematiche fondamentali: la ricerca tecnologica a favore della sostenibilità concreta, lo sviluppo di innovazione strategica e di incubazione di idee che diventano progetti concreti di coesione sociale e urbana.
L’inizio dei lavori di impianto è atteso verso la fine di aprile 2025, mentre l’inaugurazione ufficiale è prevista per il mese di giugno.
E come detto da Balbiano il progetto sarà aperto a tutti, finanziato interamente da un crowdfunding, la cui fase di precrowd è partita già il 7 novembre. L’obiettivo finale è di raccogliere 70.000 €.