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Lifestyle
23/07/2025
Di Lorenza Cerbini

Vino e cosmesi, un binomio vincente

Dai set di Hollywood a Château Miraval. Attore e produttore di vino, Brad Pitt dal 2008 è proprietario una tenuta in Provenza. Oltre a ottimi nettari, ha dato vita alla linea di cosmetici Beau Domaine (in collaborazione con la famiglia Perrin proprietaria della tenuta di Château de Beaucastel), frutto della scienza e del territorio. Creme viso e creme corpo, contenenti principi attivi estratti da Syrah (semi e buccia), Mourvedre (semi) e Grenache (semi); una linea ricca di resveratrolo, un potente antiossidante.
Pitt stesso ci mette la faccia, lanciando un messaggio globale: la bellezza e la cura della persona non sono riservate solo al genere femminile e la cosmesi maschile non si limita solo al dopobarba. Chi meglio di lui può essere testimonial di un cosmetico? Il prossimo dicembre, Pitt compirà 62 anni ed è ancora considerato un’icona di fascino, bellezza e seduzione. Inoltre, per lui la cosmesi è un affare (quasi) di famiglia. Due delle sue ex, Jennifer Aniston e Gwyneth Paltrow, hanno creato linee cosmetiche di successo. Perché non seguire il loro stesso esempio? E Pitt è stato protagonista di un film dalla trama singolare. Nell’anno in cui acquistava Château Miraval, nei cinema veniva proposto “Il curioso caso di Benjamin Button” del regista David Fincher. Una storia in cui il tempo scorre al contrario: un bambino (Pitt) nasce vecchio, ma man mano che cresce ringiovanisce. Un soggetto basato su un racconto del 1922 di Francis Scott Fitzgerald in cui un orologiaio, perso il figlio in guerra, crea un segnatempo con le lancette che girano al contrario nel tentativo di invertire lo scorrere del tempo stesso e riportare in vita i giovani deceduti nel conflitto.

Elisir di bellezza

Da millenni uva, vino e derivati sono considerati elisir di bellezza. “Già al tempo degli Egizi, in un antico papiro di ricette cosmetiche, si ritrova l’utilizzo del vino imbibito nel pane e applicato sulla cute al fine di ammorbidirla e proteggerla”, dice Pasquina Fracassi, cosmetologa e membro della Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche (SICC). “L’industria cosmetica è sempre alla ricerca di nuovi elementi e guarda con interesse agli scarti della lavorazione delle uve. Quelle a buccia rossa, ad esempio, sono ricche di polifenoli e di questa famiglia fa parte il resveratrolo, dal forte potere antiossidante ed efficace quindi, nel contrastare gli effetti dei radicali liberi che sono tra i responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Nella cosmesi si fa anche uso dell’olio di vinaccioli estratto dai semi, con potere idratante, limita infatti la perdita di acqua da parte della pelle attraverso il costante processo di evaporazione. Dalla texture leggera, non lascia residui ed è dunque adatto anche a chi ha la pelle grassa”.
Un acino di uva racchiude un mondo da scoprire. Un microcosmo di vitamine (B1, B2, A, C, PP), ferro, potassio, manganese, rame, fosforo, zuccheri, acidi organici, pectine, tannini e molto altro ancora. Un vero miracolo della natura.
“L’utilizzo degli scarti del vino nella cosmesi non solo rappresenta un passo verso la sostenibilità, ma permette anche di creare prodotti efficaci e innovativi, capaci di unire natura e tecnologia. Con il resveratrolo e l’olio di vinaccioli, la bellezza diventa davvero un brindisi al futuro”, dice Fracassi.
Secondo il Centro Studi di Cosmetica Italia, nel 2024 il fatturato del settore cosmetico italiano ha superato i 16,6 miliardi di euro (+9,8% rispetto al 2023) ed è quindi un elemento importante della bilancia commerciale.

I cosmetici che nascono tra i filari

Nel 2015, nel cuore del Monferrato, è nata Poliphenolia azienda che da Grignolino, Barbera, Croatina e Moscato, i vitigni simbolo del territorio, crea cosmetici funzionali sulla base delle proprietà biologiche delle diverse varietà di uve. Come? Le vinacce vengono processate per ottenere delle farine da cui vengono estratti i potenti polifenoli. Ogni vitigno gode di un suo specifico mix di elementi attivi sul quale viene formulato il prodotto cosmetico in modo da massimizzarne l’efficacia. La crema contorno occhi e labbra con azione antietà, ad esempio, contiene polifenoli da uva Barbera e Grignolino, estratti da olio di olive e carragenina. La crema notte contro le macchie è ricca di polifenoli da Croatina, burro di cacao e acido ialuronico. Il fluido ultraidratante è a base di polifenoli derivati da uve Moscato, amilopectine del riso, estratto di rabarbaro e di lithothamnion.
Carolin Martino fa parte dell’Associazione delle Donne del Vino. Ḕ una giovane imprenditrice di Rionero in Vulture (Potenza) e sta affiancando il padre Armando alla guida dell’azienda di famiglia. Dal 2016, ha dato vita a una linea di cosmesi che porta il suo nome: Carolin. Latte detergente, creme per il viso e il corpo, tonico, creme mani, stick labbra e profumazioni per la casa, il tutto “utilizzando esclusivamente vino e sottoprodotti della vinificazione dell’Aglianico, uno dei vitigni più ricchi in polifenoli e antiossidanti”, dice Martino. Quanti polifenoli si ricavano da ogni litro di vino Aglianico? “Da 1,5 a 2,5 grammi di polifenoli totali, a seconda della vinificazione”, dice Martino. E da 100 chili di vinacce?  “In media 300-600 grammi totali”. Dunque, un vasetto classico da 50 ml quanti polifenoli contiene? “Tra 200 e 500 mg in forma di estratti standardizzati, una quantità efficace per apportare alla pelle un’azione antiossidante, anti-age e rivitalizzante”. Viticoltori sì, ma per produrre una linea di cosmesi non basta lavorare in vigna, serve l’intervento dell’industria dedicata.

Carolin Martino

Da più di 30 anni, Gone di Ceva (Cuneo) si occupa di ricerca, sviluppo e produzione di linee cosmetiche in conto terzi, personalizzate con il marchio del cliente. Gli ingredienti principi l’olio Evo (per linee dedicate) e il vino con la sua potente batteria di “polifenoli che includono molecole come rutina, catechina ed epicatechina”, dicono i ricercatori di Gone. I polifenoli più attivi risultano essere il resveratrolo e le antocianine. Il primo, presente prevalentemente nelle uve rosse, è utile nel trattamento delle alterazioni cutanee da stress. Le antocianine sono in grado di stabilizzare le pareti dei vasi sanguigni rinforzando il collagene e le proteine presenti a livello cutaneo, tendineo, cartilagineo e muscolare. Per questi motivi, il cosmetico al vino è consigliato nei casi di fragilità capillare e difficoltà a livello di microcircolazione. I prodotti al vino formulati da Gone sono una trentina con la possibilità di utilizzare anche nettari da bacche bianche, in base alla richiesta della cantina. “Abbiamo anche realizzato prodotti con Champagne, Soave e Prosecco”.
Anche Muriel azienda ligure in attività da quaranta anni, produce cosmetici naturali in conto terzi personalizzati e se necessario in quantità minime. Tra i must dell’azienda, burri cacao, lucida labbra e stick solari con protezione SPF da 6 a 50+ contenenti una percentuale di vino.  Le colorazioni sono naturali, provenienti da essenze ed estratti da piante vegetali. Oggi, è anche allo studio una linea cosmetica di creme viso e creme corpo con aceto balsamico. 

Sapone per il viso

Il sapone per il viso può essere considerato e usato al pari di un cosmetico. Quello prodotto da Eolie’RR ha l’aromaticità della Malvasia di Lipari. Un detergente artigianale come si faceva “una volta” secondo l’antico rituale della lavorazione Marsigliese: in una caldaia a cielo aperto, a bassa temperatura, si ottiene un impasto morbido e cremoso, ricco di glicerina vegetale. Il raffreddamento dura ben 48 ore in specifiche cassettine di legno. Le formulazioni di Eolie’RR sono il frutto delle ricerche della dottoressa in farmacia Roberta Recanatesi che per i suoi cosmetici usa ingredienti provenienti da Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea, le isole che compongono l’arcipelago vulcanico delle Eolie, un ambiente ricco di flora e fauna, grotte e faraglioni.

Prima di essere usate per la cosmesi, le vinacce vengono esaminate con cura e passano attraverso una verifica microbiologica. La Saponaria, società benefit di Pesaro, usa in prevalenza quelle provenienti dalle uve del Chianti per realizzare l’estratto glicerico di uva rossa. In occasione invece, di Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura, l’approvvigionamento fu a km zero con la collaborazione della Cantina biologica Terracruda. Prima dell’estrazione, le vinacce vengono fatte seccare. Per un approfondimento sugli “ingredienti” più usati nel mondo della cosmesi, La Saponaria ha realizzato la sezione “incipedia”, un work in progress tra vitamine e sostanze anti-age.

Le foglie della vite

Anche le foglie della vite possono essere utilizzate dall’industria cosmetica. Raggiungono il maggior contenuto di principi attivi dopo la vendemmia, in autunno, quando assumono il caratteristico colore rosso intenso, arricchendosi di tannini dalle proprietà astringenti. Possono essere usate per gli scrub utili ad alleggerire la pelle dalle cellule morte, oppure si può ricavarne un estratto secco per prodotti specifici per il benessere delle gambe (per alleviare gonfiori e stanchezza, per contrastare la fragilità capillare, la ritenzione idrica e la cellulite). L’estratto secco si ottiene per macerazione delle foglie in acqua; in seguito, ad evaporazione quello che resta è una polvere ricca di elementi attivi.

Il mercato della cosmesi nata “in vigna” di rado è disponibile nei normali canali di distribuzione come profumerie, erboristerie, supermercati. Si ferma, invece, all’interno dell’azienda vitivinicola stessa, come accade per Les Crêtes e Fattoria Svetoni. Les Crêtes è più di un nome: è il simbolo di una viticoltura eroica che, tra le vette della Valle d’Aosta, dà vita a vini di montagna capaci di raccontare l’anima più profonda del territorio. Ai piedi del maestoso Castello di Aymavilles, le vigne di Les Crêtes sono curate a mano e donano una produzione annua di 225mila bottiglie. La passione di questa azienda vitivinicola non si ferma al vino. Dall’olio di vinaccioli, prezioso e ricco di polifenoli, nasce DeVin, una linea cosmetica che celebra il potere antiossidante dell’uva. L’olio di vinaccioli è l’ingrediente principe della crema viso antiage, della crema protettiva mani, del latte idratante corpo e dell’acqua profumata. Questa linea “green” è disponibile al “Rifugio del Vino”, la sala degustazioni e wine shop della cantina. Uno spazio da cui si ammira l’intera valle, concepito per l’accoglienza e il relax, dove ogni sorso racconta una storia di passione e bellezza.

Dalle uve di Sangiovese Prugnolo Gentile nasce la linea beauty di Fattoria Svetoni, a Montepulciano (Siena). L’azienda produce vino dal 1865 su 23 ettari di territorio situato a mezza collina (300-350 metri slm). Dal giugno 2022, Villa Svetoni fa produrre una linea di cosmesi con il proprio nome e i propri prodotti che diventano shampoo, crema corpo nutriente, bagno doccia, crema viso giorno/notte usati all’interno del resort e spa aziendale. I polifenoli estratti sono quelli contenuti nel pregiato Vino Nobile. Le formulazioni si completano con ginseng, olio di rosa mosqueta, uva rossa e poligliceroli vegetali per un’azione antiossidante, nutriente, elasticizzante, rassodante, emolliente e protettiva.

Grandi potenzialità dell’uva

L’industria della cosmesi internazionale è da tempo consapevole delle potenzialità della vite e dei suoi frutti. In profumeria, erboristeria e sugli scaffali della GDO sono disponibili cosmetici che brindano con i frutti della vite. Esempi? Contiene vite rossa e mirtillo l’integratore alimentare Redux Cell Drink di Bionike (in bustine singole), formulato per ridurre la cellulite e migliorare il microcircolo e la vite rossa è presente anche nella Crema Corpo Elasticizzante étoile di Rougj, dello stesso brand l’integratore Caps AgeBronz in capsule molli con olio di vinaccioli. Biopoint ha invece potenziato la Crema Corpo Age Care con resveratrolo, che proteggendo le cellule dai danni causati dai radicali liberi contrasta l’invecchiamento cutaneo. Anche i profumi non sono esenti dal trend. Laura Biagiotti propone Aqve Romane Uva Dulcis, fragranza firmata da Guillaumme Flavigny, ispirata alle estati romane e a un calice di vino rosso, omaggio all’antica Roma quando, dagli schiavi agli aristocratici, il vino era bevanda comune.
La cosmetica è tra i punti cardine del Made in Italy e ha un suo impatto sul mercato internazionale. L’Italia rappresenta il quarto paese al mondo per valore dell’export cosmetico dopo Francia, Stati Uniti e Corea del Sud (dati Mercato Globale). Valutare il ciclo produttivo di un prodotto, dall’acquisizione delle materie prime allo smaltimento del packaging, per l’industria e per il consumatore, è oggi necessario come azione di rispetto verso il pianeta e quanto di buono e di bello ci offre ogni giorno.

Lorenza Cerbini
Lorenza Cerbini

Giornalista e sommelier, sono nata e vivo in Toscana, cresciuta tra i filari della vigna di famiglia tra grappoli di sangiovese e colorino. Ho trascorso parte della vita adulta a New York. Scrivo per il Corriere della Sera. @bacco_eretico

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