Genetica, territorio e calici: a Lecce il 10 e 11 ottobre il futuro dell’agricoltura

Il convegno finale del progetto ClearGenes unisce scienza e stakeholder per un’agricoltura resiliente, con un focus strategico sulla lotta alla Xylella e sul futuro di vino e olio. L’evento è a numero limitato (90 posti al giorno) e prevede il riconoscimento di crediti formativi per i dottori agronomi e forestali (CFP) e per gli studenti universitari (CFU).
Il 10 e 11 ottobre, Lecce sarà il fulcro del dibattito sul futuro dell’agricoltura con il meeting finale del progetto ClearGenes. Scienziati, produttori e istituzioni si confronteranno sulle innovazioni genetiche per resistere al cambiamento climatico. Particolare rilievo avrà la giornata sulla Xylella, che vedrà anche la partecipazione di AIS Italia per discutere l’impatto delle nuove varietà sulla qualità dei prodotti finali.
Il convegno
Il mondo scientifico e gli operatori della filiera agricola si daranno appuntamento a Lecce il 10 e 11 ottobre 2025 per il meeting finale del progetto ClearGenes (ClimatE chAnge Resilience GENES in Italian fruits and vegetables), un’importante iniziativa di ricerca nazionale. L’evento, che si terrà presso la Camera di Commercio, si propone di condividere i risultati ottenuti nello sviluppo di varietà più robuste e sostenibili e di creare un dialogo costruttivo tra ricerca, applicazione pratica e mondo della degustazione, affrontando con decisione l’emergenza Xylella che affligge il territorio.
Prima giornata: i risultati di ClearGenes
La prima giornata, il 10 ottobre, sarà interamente dedicata alla presentazione dei risultati del progetto. L’apertura sarà scandita dai saluti istituzionali di Maria Antonietta Aiello, rettrice eletta dell’Università del Salento, Mario Vadrucci, presidente della Camera di Commercio di Lecce, e Stefano Piraino, direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’ateneo salentino. La sessione mattutina entrerà nel vivo con gli interventi di keynote: Gianni Barcaccia dell’Università di Padova illustrerà la visione del centro nazionale Agritech, seguito da Davide Scaglione di IGATech, che approfondirà le tecnologie di sequenziamento e fenotipizzazione del progetto ClearGenes. Sarà poi la volta di Emanuele De Paoli e Alessandro Vannozzi, che discuteranno il tesoro della biodiversità nei vitigni, e di Piero Lionello, che inquadrerà il contesto del cambiamento climatico nel Mediterraneo. La prima sessione vedrà gli interventi di Luigi Falginella dei Vivai Cooperativi Rauscedo sul miglioramento genetico, Marina Malatrasi di Panora sul potenziale delle popolazioni MAGIC e Cristina Sudiro di LandLab sulla fenotipizzazione per la tolleranza alla siccità.
Il pomeriggio, moderato da Gianni Barcaccia, si aprirà con una sessione dedicata alle solanacee resilienti con Ezio Portis e Matteo Martina dell’Università di Torino, all’uso di piattaforme genomiche nelle cicorie con Francesco Scariolo dell’Università del Salento e agli studi sulla rigenerazione in vitro della vite con Edoardo Bertini di EdiVite. La terza e ultima sessione della giornata esplorerà la caratterizzazione del microbioma del pomodoro e del metaboloma del melo con Michele Perazzolli dell’Università di Trento e del Centro Laimburg, per poi concludere con una riflessione di Laura Rustioni su errori e rischi futuri nella selezione varietale in viticoltura.
Seconda giornata: focus su Xylella
La giornata dell’11 ottobre sarà interamente focalizzata sulla lotta alla Xylella fastidiosa. Le relazioni scientifiche del mattino vedranno la partecipazione di figure chiave come Donato Boscia e Maria Saponari del CNR, che affronteranno le sfide del batterio in relazione al cambiamento climatico e ai meccanismi di resistenza e suscettibilità dell’olivo. Seguiranno gli interventi di Giovanni Melcarne sulla selezione varietale in olivo, di nuovo Laura Rustioni sulla stessa tematica in vite, e di Gianluca Bleve del CNR-ISPA sui parametri per la valutazione di nuove cultivar di olive.
Il momento centrale sarà la tavola rotonda moderata da Paola Restelli, che riunirà tutti i principali stakeholder. Al tavolo siederanno Pier Paolo Miglietta, presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia, il presidente dell’Ordine degli Agronomi di Lecce, Costantino Carparelli per Coldiretti, Maurizio Cezzi per Confagricoltura, Emanuela Longo per la Cia, Giovanni Melcarne per il Consorzio Olio DOP Terra D’Otranto, Gianni Cantele per il Consorzio Salice Salentino e Salvatore Infantino per l’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia.
In questo contesto strategico si inserisce la partecipazione di Giuseppe Baldassarre, responsabile del comitato tecnico-scientifico di AIS Italia. Il suo contributo sarà cruciale per discutere come le nuove varietà resistenti influenzeranno le caratteristiche organolettiche e l’identità dei prodotti finali, assicurando che la resilienza agronomica si traduca anche in eccellenza nel calice e nel piatto. Dopo le conclusioni, affidate a Laura Rustioni, il pomeriggio sarà dedicato a una visita didattica presso l’Azienda Forestaforte, per osservare direttamente sul campo le strategie di selezione varietale.