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Eventi AIS
29/10/2025
Di Redazione AIS

Marco Curini è il Miglior Sommelier del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG 2025

Marco Curini è il nuovo Miglior Sommelier del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG 2025. La competizione, tenutasi a Valdobbiadene e organizzata da AIS Veneto e dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, ha premiato il talento e la capacità di narrare il territorio. Una vittoria che sottolinea il ruolo strategico dei sommelier come ambasciatori delle colline UNESCO nel mondo.

L’incoronazione e il valore strategico

La tensione era palpabile, ma la sua competenza ha brillato più di un calice di Rive. Marco Curini, sommelier AIS della delegazione di Treviso, è stato incoronato Miglior Sommelier del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG 2025. Il verdetto è arrivato domenica 26 ottobre, presso la sede della DIEFFE – Accademia delle Professioni di Valdobbiadene, al termine di una sfida che ha messo alla prova i migliori talenti del Veneto in una maratona di degustazioni, prove tecniche e storytelling.
Ma ridurre l’evento a una semplice competizione sarebbe un errore. Questo concorso, organizzato magistralmente da AIS Veneto e dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, è molto più della celebrazione di un singolo professionista: è una tappa strategica per la valorizzazione di un territorio unico, quelle colline Patrimonio UNESCO che rappresentano un’eccellenza enologica mondiale. È la creazione di un ambasciatore che saprà raccontare questa terra con precisione e passione.

La maratona verso il titolo: il weekend delle prove

La strada verso il titolo è stata un vero e proprio percorso a tappe, iniziato già sabato 25 ottobre. I finalisti e gli ospiti sono stati immersi nel territorio attraverso un tour guidato tra alcune delle Rive più iconiche: Cartizze, Collagù e San Pietro di Feletto. Un contatto diretto con la diversità pedoclimatica che definisce il Prosecco Superiore. Il pomeriggio è stato dedicato all’approfondimento, con la masterclass “Alla scoperta delle Rive”, un viaggio analitico condotto da Diego Tomasi, Direttore del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, e Sissi Baratella, che ha permesso di esplorare le sfumature di otto diverse Rive e due Cartizze.

Domenica mattina, la battaglia si è spostata sui banchi d’esame. I sette finalisti – Isacco Giuliani (Ferrara), Luca Simioni (Vicenza), il futuro vincitore Marco Curini (Treviso), Nicola Martin (Padova), Omar Crosera (Venezia), Simone Romeo (Padova) e Tatiana Tucan (Venezia) – hanno affrontato una prova scritta complessa. Non solo un questionario tecnico, ma anche degustazioni alla cieca, prove di abbinamento e la stesura di una relazione su un’etichetta chiave, testando la loro capacità non solo di sapere, ma di raccontare il vino.

Il gran finale: la sfida sul palco

Il gran finale si è tenuto nel pomeriggio, sul palco. Qui, davanti a una giuria d’eccezione, i candidati hanno affrontato le prove pratiche più severe: dal riconoscimento alla cieca di un vino della denominazione alla perfetta stappatura e servizio, fino a una coinvolgente prova di storytelling su personaggi e vitigni locali. A giudicarli, figure di spicco come il Presidente AIS Veneto Gianpaolo Breda, Cristian Maitan (Miglior Sommelier d’Italia 2023), Michele Manca (vincitore 2023), il Vicepresidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Gianfranco Zanon, Lorena Ceolin e Graziano Simonella.

Il podio: il nuovo campione e i talenti emergenti

Alla fine, è stata la brillante performance di Marco Curini a prevalere. Gestore della storica Cantinetta di Venegazzù e ideatore del progetto “Winelosophy”, Curini incarna la nuova generazione di sommelier che unisce una solida preparazione a una passione autentica per la narrazione territoriale.
Sul podio, insieme a lui, Isacco Giuliani, professionista del ristorante Makorè e Miglior Sommelier 2024 per “Identità Golose”, che si è aggiudicato il secondo posto. Terzo gradino per Nicola Martin di Padova, sommelier dell’Exforo, distintosi per il suo approccio moderno.

Ambasciatori del territorio: il futuro della denominazione

Questo concorso, dunque, non si limita a premiare i singoli, ma rafforza l’intera denominazione. È un modello virtuoso di formazione che crea ambasciatori autentici, capaci di portare il racconto del Conegliano Valdobbiadene, mosaico di biodiversità e storia, dai pendii scoscesi delle Rive ai mercati internazionali.

Redazione AIS
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