Collection Impériale Création
No. 1 di Moët & Chandon: l’Haute Oenologie
A Identità Golose Milano la presentazione di Collection Imperiale Création No. 1 di Moët & Chandon con lo Chef de caves Benoît Gouez: creato per i 280 anni dalla nascita e per dare nuova vita al progetto del fondatore Claude Moët, è la più alta rappresentazione del percorso della Maison.
Dopo l’Haute Couture, l’Haute Oenologie nel mondo del vino: calici come abiti di alta moda, espressione non di una concezione prêt-à-porter ma di quella taylor made. Dal taglio seriale a quello sartoriale, rigorosamente su misura: questo il concept della nuova cuvée che nasce dall’assemblaggio di millesimati, “pezzi unici” che esprimono la storia delle diverse annate in un progetto di oltre 24 anni fa. “I millesimati non sono mai riproducibili”, spiega Benoît Gouez, “emblema di individualità, singolarità e unicità. Un millesimato dopo l’altro dà vita ad una collezione, tutta su misura”. Ben saldo nei 280 anni di savoir-vin della Maison, è un assemblaggio di sette annate straordinarie, prodotte in modo unico, selezionate e lasciate invecchiare attraverso diversi processi di maturazione e affinamento, e successivamente assemblate all’insegna dell’armonia e dell’eleganza. “È un progetto che sa di umiltà e di pazienza, omaggio al nostro know how, al savoir-fair, al tempo lungo: è il tempo del lusso, quello in cui non abbiamo accettato limiti e ci siamo spinti sempre oltre”, sottolinea lo Chef des caves.
Il luogo
L’allestimento dei locali di Identità Golose Milano esprime, attraverso un lay out fatto di luci e di effetti cinematografici, la profondità dello champagne: un sapiente gioco di bianco e nero, una danza aggraziata e armoniosa che delinea con forza ed emozione la terza dimensione. Dinamismo e storytelling anche nella riproduzione dei profumi dello champagne in vasi di vetro che accolgono scorze di cedro, caffè, piccola pasticceria, bacche di vaniglia. Il tavolo imperiale allestito per la cena è coerente non solo con il naming della Collezione, ma con l’eleganza della cerimonia: luce soffusa da candele, tovaglia bianca preziosa, calici che brillano. Lieto inizio sia.
La cuvée
Il Grand Vintage 2013 dà il via alla degustazione: “Si tratta del nostro millesimato attualmente in commercio come magnum ed è il primo millesimato di base della prima creazione della Collection Imperiale No. 1. Il percorso prevede quindi un punto di partenza e uno di arrivo. Ogni millesimato è singolare, ma forse il 2013 lo è più degli altri”, racconta Benoît Gouez. Come Chef de caves ha lavorato dal 1998 per 26 anni in Moët & Chandon, e l’annata 2013, ci spiega, rappresenta un unicum: “È accaduto solo una volta, si è vendemmiato in ottobre. Un’annata ‘classica’, come viene definita, che ricorda le vendemmie di un secolo fa, ante climate change: un millesimato atipico nella timeline della moderna enologia. Non è stato difficoltoso portare le uve a maturazione, ma tutto il ciclo si è traslato, con la germogliazione iniziata con quindici giorni di ritardo, così come la fioritura”. La maggiore freschezza delle temperature di settembre e l’escursione termica hanno evitato la degradazione degli acidi, dando vita ad un millesimato che ha molta energia. Anche gli aromi sono molto delicati, contrariamente a quelli estivi: “Sono aromi autunnali”, spiega Benoît, “con sentori terrosi, di foglie secche, dai colori di un autunno caldo. Un millesimato energico e cesellato”: si tratta di un assemblage tra chardonnay, pinot nero e meunier con un dosaggio extra brut di 5 grammi di zucchero per litro.
La nuova cuvée Collection Impériale Création No. 1
La Collection Impériale Création No. 1 si ispira a una creazione precedente, che il predecessore di Benoît Gouez nel 2000 aveva creato come omaggio al nuovo Millennio. Si trattava di un assemblaggio che copriva tutto il XX secolo, dal 1995 al 1900, con un millesimato per ogni decennio. Le bottiglie furono riaperte e riassemblate in vasca per creare una nuova cuvée. Da lì venne a Benoît l’idea di lavorare sui lunghi affinamenti “per completare la diversità che ci offre la natura, apportando una diversità che è frutto invece del nostro know how”, spiega sempre lo Chef de Cave, che aveva quindi a disposizione tre tipi di vino: quello in vasche inox, in grandi botti di rovere e in bottiglia. “L’idea geniale è stata quella di mettere insieme questi tre mondi, realizzando la quarta dimensione, quella dell’assemblaggio, ovvero legata ai processi di affinamento”. Collection Impériale Création No. 1 è infatti un blend di sette annate straordinarie, attentamente selezionate e lasciate riposare in ambienti diversi per esaltarne le qualità e amplificarne le caratteristiche distintive. Il loro complesso assemblaggio inizia con Grand Vintage 2013, il più giovane, pari a circa il 40% dell’intera cuvée, maturato in vasche di acciaio inox per preservarne frutto e freschezza, a cui si aggiungono cinque millesimati che hanno fatto un passaggio in grandi botti di rovere: la raffinata annata 2012, la potente 2010, la tesa 2008, la corposa 2006, la vivace 2000: insieme rappresentano il 42,5% dell’assemblaggio e apportano aromi secondari, legati al legno, al miele e alla cera, ma soprattutto alla texture, la sottile patina che andrà a rivestire la bocca in degustazione. Il restante 15% circa è rappresentato dal millesimo 2004, affinato sur lie per 8 anni: qui l’apporto aromatico è legato alla terziarizzazione e a evidenti note empireumatiche. Tre strati dal primario al terziario, per un viaggio sensoriale che si rivela con pazienza, gradualità e eleganza. Massima espressione dell’Alta Enologia di Moët & Chandon, la Collection Impériale Création No. 1 è unochampagne stratificato, che trascende la percezione del tempo, raggiungendo l’armonia tra la freschezza e l’agilità della gioventù e la maturità e la sofisticatezza dell’età. Unico e universale, complesso ma accessibile, regala un profondo senso di accoglienza. “Ho avuto una sorta di intuizione durante le fasi di assaggio: ho pensato che questo vino ‘bastasse’ così com’era e che non servisse zucchero nel dosaggio finale. Collection Impériale Création No. 1 è uno champagne brut nature: è la prima volta che Moët & Chandon presenta uno champagne non dosato. È un cambiamento nella mia filosofia: per molto tempo ho pensato che per lo champagne fosse necessario il dosaggio, nel timore che i pas dosé fossero eccessivamente aggressivi, oppure che mancasse loro qualcosa. Con questa prima Création non trovo nulla di tutto questo”, così sottolinea Benoît Gouez. “La combinazione tra note empireumatiche e saline soprattutto sul finale mi ha portato alla personale definizione di ‘minerale’: la mineralità non è un termine consensuale, ognuno di noi ha la propria. E questa è la mia”.
Il progetto futuro
65.000 bottiglie ogni due anni, un numero limitato per la size della Maison:ma Collection Impériale Création No. 1 guarda al futuro, perché traghetta gli amanti di questo stile verso il 300° anniversario di Moët & Chandon, un traguardo che sarà raggiunto nel 2043. A partire dall’uscita di Création No. 1, ogni due anni verrà infatti presentata una nuova Création, che arricchirà nel tempo la Collection Impériale. Ancora una volta un percorso, perché fermarsi non è contemplato né ammesso. L’artista americano Daniel Arsham, noto come l’Archeologo del Futuro, ha progettato 85 bottiglie in edizione limitata: astucci che presto diventeranno pezzi da collezione, perfetti per custodire le bottiglie di Collection Impériale Création No. 1.
Le note di degustazione
Collection Impériale Création No. 1 presenta una ammaliante tonalità dorata intensa e brillante, con un profilo aromatico inizialmente delicato e con note terziarie e minerali. Nel corso della degustazione affiorano aromi secondari di cocco, vaniglia e frutta, accompagnati da note di prugna gialla, erbe aromatiche e agrumi canditi. Il palato è generoso ed elegantissimo. Questo champagne è seduttivo e magnetico nell’avvolgenza dell’effervescenza cremosa e delicata. Il sorso è tridimensionale, giocato tra la freschezza e intriganti note amaricanti e speziate nel finale, con rimandi all’elicriso e a ricordi affumicati.
Food & Wine pairing: la cena di celebrazione di Collection Imperiale Création No.1
Mattia Pecis, chef di Ristorante Cracco Portofino, presenta la propria interpretazione gastronomica di abbinamento con Collection Impériale Création No.1: la cena ha il carattere dell’esclusività e della straordinaria raffinatezza. Si apre con Gambero viola di Santa Margherita, lardo al vapore, asparago bianco e camomilla in abbinamento a Grand Vintage 2013, e prosegue con un food pairing coerente e in sintonia perfetta con Collection Impériale Création No.1: il Risotto mantecato al cavolo nero, prescinsêua e fasolari, seguito dal Morone ligure con ristretto di triglia e broccoletto alla brace; il dolce che chiude l’esperienza è il Fico caramellato, su blu di capra e meringa salata.
La degustazione è un viaggio tra sogno e realtà: gli allestimenti luminosi e l’eleganza del perlage si fondono creando una sensazione di infinità. Genio, visione, creatività e coraggio nel percorrere itinerari nuovi, anche per Moët. Non esistono né tempo né confini. L’Alta Enologia è tutta qui, rigorosamente sparkling.