Cos’è la carbon neutrality? Perché saperlo?
La certificazione Carbon Neutrality attesta che un’azienda ha raggiunto un equilibrio tra la quantità di CO2 emessa e quella assorbita o compensata.
La certificazione Carbon Neutrality è un attestato fondamentale per le aziende che desiderano dimostrare il loro impegno nella lotta al cambiamento climatico. Essa certifica che un’azienda ha raggiunto un equilibrio tra le emissioni di CO2 prodotte e quelle assorbite o compensate. Raggiungere la Carbon Neutrality non è solo una questione di immagine, ma un passo concreto verso un futuro più sostenibile. Le aziende che investono in questo obiettivo dimostrano responsabilità ambientale e contribuiscono attivamente alla riduzione dell’impatto del settore sull’ambiente. Strumento essenziale in questo senso è il Greenhouse Gas Protocol (GHG Protocol), uno standard internazionale che fornisce un quadro per la misurazione e la gestione delle emissioni di gas serra. Questo strumento è particolarmente rilevante per il settore del vino, poiché permette di identificare e quantificare le emissioni in tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione delle uve al trasporto delle bottiglie. Applicare il Protocollo GHG nel mondo del vino significa identificare e quantificare le emissioni di gas serra in tutte le fasi della produzione, utilizzando il GHG Protocol come riferimento. Sarà poi necessario implementare strategie per ridurre le emissioni, come l’adozione di pratiche agricole sostenibili, l’utilizzo di energie rinnovabili e l’ottimizzazione della logistica. Infine, compensare le emissioni residue sostenendo progetti che promuovono la riduzione delle emissioni di CO2, come la produzione di energie rinnovabili o la riforestazione.
La certificazione Carbon Neutrality attesta l’impegno delle aziende nella riduzione delle emissioni di CO2, bilanciando quelle prodotte con quelle assorbite o compensate. Surgiva, acqua ufficiale di AIS, ha raggiunto il traguardo dimostrando l’impegno del settore delle bevande nella lotta al cambiamento climatico.
La Carbon Neutrality rappresenta un obiettivo ambizioso non solo per il settore del vino, ma anche per quello delle acque minerali. Surgiva, ad esempio, acqua ufficiale dell’Associazione Italiana Sommelier, ha ottenuto questa certificazione per le emissioni di Scope 1, 2 e parzialmente 3. Gli Scope 1 e 2 comprendono le emissioni dirette dell’azienda e quelle derivanti dall’energia acquistata, mentre lo Scope 3 include le emissioni indirette, come quelle prodotte dai fornitori e dal trasporto.
Questo risultato è stato possibile grazie a un approccio sistematico che prevede le tre fasi di cui parlavamo: calcolare, ridurre e compensare le emissioni. Surgiva ha migliorato l’efficienza energetica dei propri processi produttivi, utilizzando energia esclusivamente rinnovabile, in parte generata da un parco fotovoltaico. Le emissioni residue sono state compensate sostenendo un progetto volto alla produzione di energie rinnovabili. Il raggiungimento della Carbon Neutrality da parte di Surgiva non è solo un traguardo significativo per l’azienda, ma rappresenta anche un esempio di come il settore delle bevande, incluso il vino, possa contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico. Come ha affermato Matteo Lunelli, Presidente del Gruppo Lunelli, “è nostra responsabilità tutelare l’ambiente e quell’ecosistema che garantisce la purezza della nostra fonte”. Questo impegno non solo preserva le risorse naturali, ma garantisce anche un futuro più sostenibile per le prossime generazioni. Per saperne di più leggete il comunicato.