Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale: AIS a Mestre AIS per un futuro sostenibile

Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale: la seconda edizione, tenutasi il 20 settembre al Novotel Mestre Castellana di Mestre (Venezia), ha rappresentato un momento cruciale per l’Associazione Italiana Sommelier. L’evento ha riunito presidenti e delegati regionali in una tavola rotonda dedicata a temi di grande attualità: la sostenibilità sociale, ambientale ed etica nel mondo del vino.
L’incontro ha visto la partecipazione di relatori d’eccezione, tra cui Gianluca Cornelio Meglio, Direttore del Centro Agro Alimentare Torino, Carlos Veloso dos Santos, Direttore Generale di Amorim Cork Italia, ed Enrico Tacchini, Direttore di WEIJI Comunicazione. Questi esperti hanno condiviso progetti ed esperienze concrete, offrendo spunti preziosi per costruire un futuro più responsabile per il settore vitivinicolo.
Sandro Camilli alla Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale: la sostenibilità non è più un’opzione
Il Presidente Nazionale AIS, Sandro Camilli, ha dato il via alla seconda Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale, esprimendo la sua sincera gratitudine ad AIS Veneto per l’impegno e l’entusiasmo profusi nella collaborazione alll’organizzazione dell’evento, e ha ringraziato la Regione Veneto per il suo patrocinio, segno tangibile dell’importanza di questi temi. Un ringraziamento speciale è andato a tutti i presenti, la cui partecipazione testimonia l’attenzione crescente verso la sostenibilità e la responsabilità sociale.
“La sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità imprescindibile“, ha affermato, “e riguarda non solo l’ambiente che ci circonda, ma anche il tessuto sociale in cui operiamo, il mondo del vino“. Ricordando la prima edizione della Giornata, svoltasi a Bari l’anno precedente, ha poi sottolineato come questo secondo appuntamento segni un passo avanti nel percorso di AIS verso un futuro migliore, costruito su valori solidi come la sostenibilità e la solidarietà.
“Il titolo stesso di questa giornata racchiude l’essenza del nostro impegno come Associazione Italiana Sommelier, soprattutto ora che siamo entrati a far parte del Terzo Settore“, ha spiegato. “Abbiamo il dovere di promuovere iniziative concrete che guardino al benessere dell’ambiente e della società, nel contesto meraviglioso ma complesso del mondo del vino”.
Infine, ha ricordato che AIS, in quanto Ente del Terzo Settore, può beneficiare del 5 per mille, invitando tutti a sostenere i progetti solidali dell’associazione con questo piccolo ma significativo gesto. “Il nostro obiettivo è che AIS diventi sempre più un punto di riferimento per la creazione di modelli di sostenibilità e solidarietà nel mondo del vino“, ha concluso, “e sono certo che, insieme, possiamo fare la differenza“.
Gianpaolo Breda e AIS Veneto: Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale rappresenta impegno a lungo termine
Gianpaolo Breda, Presidente di AIS Veneto, ha espresso l’onore e l’orgoglio di ospitare questa seconda Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale nella sua regione. Ha sottolineato come AIS Veneto sia da tempo impegnata sul fronte della sostenibilità e del sociale, e ha concluso il suo intervento esprimendo la sua soddisfazione per la presenza di relatori di alto livello e anticipando l’approfondimento delle tematiche durante la giornata.
Gianluca Cornelio Meglio: la sostenibilità è un percorso di trasformazione culturale
Gianluca Cornelio Meglio, Direttore Generale del Centro Agroalimentare di Torino (CAAT), ha condiviso la sua esperienza nel portare avanti un percorso di sostenibilità all’interno di un’organizzazione tradizionalmente ancorata a schemi del passato. Meglio ha sottolineato come la sostenibilità non sia più un’opzione, ma una necessità per rimanere competitivi sul mercato. I consumatori sono sempre più informati e attenti a questi temi, e le aziende devono essere in grado di rispondere a questa domanda qualificata. Inoltre, la sostenibilità offre l’opportunità di aumentare la consapevolezza degli stakeholder e di intercettare nuovi trend finanziari.
Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale: la case history del CAAT
Il CAAT, con i suoi 220 operatori economici e un giro d’affari di 500 milioni di euro, è uno dei principali player del settore agroalimentare nel nord-ovest Italia. Tuttavia, la percezione tradizionale del centro era quella di un semplice “amministratore di condominio”, focalizzato sulla gestione degli immobili e dei servizi.
Per superare questa visione limitata, il CAAT “ha intrapreso un percorso di trasformazione culturale, abbracciando il tema della sostenibilità. Questo ha comportato un ripensamento profondo del proprio ruolo e del valore che intende trasferire, con l’obiettivo di diventare un ecosistema di piattaforme in cui coesistono diversi soggetti socio-economici”. Il nuovo ruolo del CAAT è quello di favorire l’evoluzione in chiave sostenibile di tutti i soggetti che operano al suo interno e delle comunità che gravitano attorno ad essi. Per raggiungere questo obiettivo, è stata elaborata una mappa mentale che ha permesso di identificare e valorizzare le attività già svolte dal centro, declinandole in chiave sociale e ambientale.
Un esempio concreto: il contrasto allo spreco alimentare
Durante la Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale, Meglio ha illustrato un esempio concreto di iniziativa sostenibile implementata al CAAT: il contrasto allo spreco alimentare. “Nel 2018, il centro gestiva come rifiuto 1.800 tonnellate di materiale organico. Grazie a una serie di interventi mirati, questo volume è stato ridotto di oltre 900 tonnellate nel 2023“.
Questo risultato ha portato non solo a un risparmio economico in termini di costi di smaltimento, ma anche alla possibilità di fornire un supporto concreto a circa 2.000 famiglie in difficoltà nell’area metropolitana di Torino. Inoltre, l’iniziativa ha attirato l’attenzione di una fondazione bancaria che ha deciso di sostenerla economicamente, consentendo di destinare parte del materiale organico recuperato a famiglie del territorio cuneese.
L’importanza del commitment e della narrazione
Meglio ha concluso il suo intervento sottolineando tre parole chiave: change management, commitment e valore. Il cambiamento verso un modello sostenibile non è un semplice adeguamento tecnico o normativo, ma richiede una profonda trasformazione culturale all’interno dell’organizzazione. Implica ripensare i processi, le strategie e le priorità, coinvolgendo tutte le persone e creando una nuova mentalità orientata alla responsabilità sociale e ambientale.
L’impegno verso la sostenibilità deve essere autentico e profondo, partendo dai vertici dell’organizzazione e coinvolgendo tutti i livelli. Non può essere un semplice adempimento burocratico o una strategia di marketing, ma deve nascere da una convinzione reale e tradursi in azioni concrete e misurabili. La sostenibilità non è solo un costo o un vincolo, ma può rappresentare un’opportunità per creare valore aggiunto per l’azienda e per la società. Investendo in pratiche sostenibili, si possono migliorare l’efficienza, ridurre i costi, attrarre nuovi clienti e investitori, rafforzare la reputazione e contribuire al benessere della comunità.
Carlos Veloso dos Santos: Amorim e il sughero come esempio di sostenibilità.
Carlos Veloso dos Santos, Amministratore Delegato di Amorim Cork Italia, nel corso della Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale, ha offerto un’interessante prospettiva sulla sostenibilità, partendo proprio dal sughero, materia prima che definisce “saggia” per le lezioni che può insegnarci. Il sughero, nato 65 milioni di anni fa come protezione naturale degli alberi dagli incendi, è composto per l’80% da aria, racchiusa all’interno di milioni di minuscole cellule dalla forma di prismi a 14 facce. Questa struttura unica conferisce al sughero le sue proprietà eccezionali, come leggerezza, elasticità, impermeabilità e isolamento termico e acustico. La sua longevità e resistenza sono testimoniate da bottiglie di champagne ritrovate intatte dopo oltre 200 anni sul fondo del Mar Baltico.
La produzione di sughero: un’industria “slow”
“La produzione di sughero è un processo lento e rispettoso dell’ambiente. La prima decorticazione avviene solo dopo 25 anni dalla nascita dell’albero, e successivamente ogni 9 anni, lasciando alla foresta il tempo di rigenerarsi. Durante questo periodo, la pianta assorbe fino a 5 volte più CO2, contribuendo attivamente alla lotta al cambiamento climatico”. La foresta di sughero – ha continuato – è un ecosistema fondamentale per il bacino occidentale del Mediterraneo, considerata uno dei 36 santuari di biodiversità nel mondo. Rappresenta una barriera naturale contro la desertificazione, protegge il suolo dall’erosione e fissa le comunità locali, offrendo opportunità di lavoro a migliaia di persone.
Economia circolare e applicazioni innovative
Il sughero è un esempio perfetto di economia circolare: ogni parte dell’albero viene utilizzata, dai tappi per il vino ai pavimenti, dall’aerospaziale al design. “Amorim Cork Italia, leader di mercato, ha raccolto oltre 250 milioni di tappi usati, generando più di 1,2 milioni di euro in donazioni per le organizzazioni non profit coinvolte nel progetto”. Il sughero riciclato viene trasformato in granina e utilizzato per creare pannelli isolanti, pavimenti, parchi giochi e persino arredi di design.
Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale: le persone al centro
Veloso dos Santos ha sottolineato l’importanza della sostenibilità sociale, spesso trascurata a favore di quella ambientale. Per Amorim Cork Italia, le persone sono il fattore critico di successo. L’azienda investe nella formazione e nel benessere dei propri dipendenti, offrendo misure di conciliazione vita-lavoro, programmi di formazione e iniziative per promuovere un ambiente di lavoro positivo e stimolante. Nel 2023, Amorim Cork Italia ha lanciato il progetto “Organizzazione Felice“, volto a introdurre i principi della felicità nel modello di business. L’obiettivo è creare un ambiente di lavoro in cui le persone si sentano motivate, coinvolte e valorizzate, contribuendo così al successo dell’azienda e al benessere individuale.

Enrico Tacchini di Weiji: il vantaggio della sostenibilità digitale
Enrico Tacchini, esperto di editoria e comunicazione digitale e AD di Weiji, durante la Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale ha affrontato il tema della sostenibilità dal punto di vista del passaggio dalla carta al digitale, evidenziando l’impatto ambientale dell’editoria tradizionale e i vantaggi della transizione digitale. Tacchini ha sottolineato come l’editoria tradizionale abbia un impatto ambientale significativo, consumando grandi quantità di legno e acqua ed emettendo notevoli quantità di CO2. Ha citato dati che mostrano come l’industria della carta utilizzi il 40% del legno raccolto globalmente e consumi enormi quantità d’acqua, emettendo circa 180 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
I vantaggi dell’editoria digitale alla Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale
La transizione digitale, secondo Tacchini, può portare a una riduzione del 10-20% nella domanda di carta, con un conseguente risparmio di risorse naturali. Inoltre, l’editoria digitale elimina le emissioni legate al trasporto fisico dei libri, con una riduzione stimata intorno al 95%. Tacchini ha invitato a superare la contrapposizione tra carta e digitale, riconoscendo che entrambi i formati hanno il loro valore e possono coesistere. Ha sottolineato come l’esperienza di Weiji con l’Associazione Italiana Sommelier sia un esempio virtuoso di come sia possibile integrare i due mondi in modo efficace.
L’importanza di iniziare il processo di transizione
Tacchini ha evidenziato l’importanza di iniziare il processo di transizione verso il digitale, anche se può sembrare complesso all’inizio: “la tecnologia è in continua evoluzione e ciò che oggi sembra impossibile domani potrebbe diventare realtà. Essa è fondamentale per l’evoluzione della sostenibilità. Sfruttando le potenzialità del digitale, è possibile raggiungere obiettivi che oggi sembrano irraggiungibili“.

Camillo Privitera: Giornata Nazionale per la Sostenibilità e il Sociale traccia un percorso concreto
Camillo Privitera, Responsabile Nazionale AIS per gli Eventi e il Sociale, ha aperto il suo intervento in vece di Raffaele Massa, vicepresidente di AIS Bari, la cui partecipazione è stata impedita da cause di forza maggiore. Privitera ha spiegato che l’obiettivo della Giornata Nazionale AIS per la Sostenibilità e il Sociale è quello di creare un momento di incontro e confronto, un vero e proprio laboratorio di idee, per dare un senso concreto alle esigenze espresse dai soci AIS provenienti da diverse realtà territoriali e culturali.
Il tema della sostenibilità: un “buco nero” da esplorare
Il tema della sostenibilità, ha sottolineato Privitera, “è talmente ampio e generico da poter essere paragonato a un buco ner in cui tutto viene inghiottito senza che nulla emerga chiaramente. Per questo motivo, AIS ha sentito la necessità di coinvolgere esperti esterni per fare chiarezza e dare concretezza a questo concetto, andando oltre i semplici obblighi imposti dall’Unione Europea“.
AIS sta cercando di affrontare il tema della sostenibilità partendo dalla cultura del vino, intesa non solo come formazione sulla degustazione e sul linguaggio del vino, ma anche come strumento per valorizzare il territorio, le tradizioni e l’aspetto sociale. Privitera ha messo in guardia contro l’utilizzo della sostenibilità come mero strumento di marketing, sottolineando come questa pratica possa portare a risultati effimeri e danneggiare la reputazione dell’azienda nel lungo periodo.
Progetti concreti per la sostenibilità
AIS sta portando avanti diversi progetti concreti legati alla sostenibilità, come la Giornata Nazionale della Cultura del Vino, dedicata quest’anno al tema del paesaggio, e l’iniziativa “Sommelier Astemio”, che offre formazione a ragazzi che non possono assumere alcol. A tal proposito Privitera ha evidenziato l’importanza dell’inclusione sociale, sottolineando come l’obiettivo di AIS non sia solo quello di offrire uno svago, ma di creare opportunità concrete di inserimento nel mondo del lavoro per persone con disabilità.

Piero Pellegrini: un esempio di inclusione sociale
Piero Pellegrini, fondatore della Fattoria Sociale Casa di Anna, ha portato la sua testimonianza sul progetto “Adotta una Vigna“, un’iniziativa in collaborazione con AIS Veneto che unisce la cultura del vino all’inclusione sociale. Pellegrini ha spiegato che una fattoria sociale è un’azienda agricola che impiega nella produzione persone in difficoltà, come disabili, ex detenuti, minori provenienti da famiglie disagiate e persone che hanno perso il lavoro. L’obiettivo è offrire a queste persone l’opportunità di ritrovare la propria dignità attraverso il lavoro. “Casa di Anna è un’impresa sociale che vive del proprio lavoro, vendendo i suoi prodotti ortofrutticoli e offrendo servizi di ristorazione e accoglienza. Tutti i lavoratori sono persone in difficoltà, che trovano nella fattoria un’opportunità di riscatto e inclusione“.
Il progetto “Adotta una Vigna”
L’idea di “Adotta una Vigna” è nata dalla volontà di coinvolgere i soci AIS nella vita della fattoria, permettendo loro di assistere alla nascita e alla crescita di una vigna. Il progetto ha anche una forte valenza sociale, poiché la vigna sarà curata da persone con disabilità, che potranno così partecipare attivamente alla produzione del vino. “La vigna adottata è stata impiantata con vitigni resistenti (Piwi), che richiedono meno trattamenti e quindi hanno un minore impatto ambientale. Inoltre, la vigna è dotata di tecnologie avanzate per il monitoraggio della crescita e della salute delle piante, consentendo un controllo costante e una gestione sostenibile della produzione.

Il vino come simbolo di inclusione
Il vino prodotto da questa vigna avrà un’etichetta scritta a mano dai lavoratori di Casa di Anna, diventando così un simbolo tangibile del loro impegno e della loro inclusione sociale. Il progetto ha riscosso un grande successo, con sei filari di vigna già adottati dai soci AIS. Durante l’evento, è stato consegnato un assegno di 3.000 euro, frutto delle donazioni dei soci, a testimonianza della sensibilità e dell’entusiasmo verso questa iniziativa.
Verso un futuro più responsabile e inclusivo
La seconda Giornata Nazionale AIS per la Sostenibilità e il Sociale si è conclusa lasciando un segno tangibile dell’impegno dell’Associazione Italiana Sommelier verso un futuro più responsabile e inclusivo. Gli interventi dei relatori hanno offerto spunti di riflessione profondi e concreti, dimostrando come la sostenibilità non sia solo un concetto astratto, ma un obiettivo raggiungibile attraverso azioni concrete e condivise. AIS continuerà a investire in progetti e iniziative che mettano al centro la sostenibilità, l’etica e l’inclusione sociale. Il mondo del vino, con la sua ricchezza di storie, tradizioni e valori, rappresenta un terreno fertile per coltivare un futuro migliore, in cui il rispetto per l’ambiente, la prosperità economica e la giustizia sociale possano coesistere in armonia.