Anteprime in bottiglia: cosa aspettarsi dalla nuova annata de “Il Re dei Vini”?

La fine di un anno e l’arrivo di uno nuovo rappresentano sempre il momento in cui si fanno bilanci, si pensa a nuovi propositi, a nuovi progetti, e diventano anche il momento di fare previsioni per quello che verrà. Il mondo dei vini non fa eccezione, soprattutto quando si parla del livello premium. In cima alla lista c’è sicuramente il Barolo, il “Re dei vini”, uno dei più celebri e rispettati a livello nazionale e internazionale.
Dal 1° gennaio è disponibile in commercio l’annata 2021 e al riguardo, pochi giorni prima della fine del 2024, si è svolta a Barolo, presso l’Enoteca Regionale, l’anteprima “L’annata che verrà. Cosa aspettarsi dal Barolo 2021?”, occasione in cui produttori, critici ed enologi hanno discusso sulle attese della nuova uscita.

Grande potenziale del Barolo 2021
Tra i relatori presente Michele Longo, critico enologo e tra i massimi esperti di Barolo, che ha sottolineato il potenziale del Barolo 2021: “Questa annata ha tutte le carte in regola per risultare una delle migliori della storia recente. A differenza delle precedenti, sarà unica e richiederà una certa sensibilità per comprenderne in pieno la complessità, che si svelerà gradualmente nel tempo. Sarà un’annata che unisce eleganza, potenza e carattere.” Non ci sono dubbi sulla qualità delle nuove bottiglie, destinate a migliorare con l’invecchiamento, promettendo una ricchezza di profumi e aromi nel tempo. Longo ha confermato anche che il 2021 si preannuncia come un’annata eccellente e affascinante. Nonostante le difficoltà climatiche iniziali, le temperature più basse e le escursioni termiche osservate dalla seconda metà di settembre avevano portato a un raccolto finale decisamente positivo. Durante l’incontro si è anche parlato ampiamente delle analisi qualitative e quantitative legate alle condizioni climatiche, un tema cruciale per i produttori, che devono adattarsi a questi cambiamenti. Luca Rostagno, tecnico enologo, ha evidenziato che le nevicate del gennaio 2021 avevano garantito un’adeguata disponibilità d’acqua, mentre le condizioni climatiche negli ultimi mesi avevano portato a grappoli di nebbiolo estremamente concentrati e ben maturi.

Oltre l’annata
L’evento ha inoltre visto il lancio del progetto “Oltre l’annata: viaggio nel terroir e nelle MGA comunali del Barolo 2021”, guidato sempre da Michele Longo e da Cristiana Grimaldi, direttrice dell’Enoteca Regionale, e l’ufficializzazione della nuova Commissione Tecnica di Degustazione A. Cordero, che avrà il compito di selezionare le nuove ammissioni all’Enoteca e di identificare i Barolo istituzionali rappresentativi delle annate future.
La Commissione sarà composta da esperti del settore: Michele Longo (presidente), Rosalba Rolando, Elena Bonelli, Federico Oberto, Giancarlo Germano, Luca Rostagno e Federico Scarzello, mentre Claudio Botto e Luca Marenco sono stati nominati membri interni.

Le sfumature di terroir attraverso le MGA
Riguardo al progetto, l’obiettivo è di far conoscere meglio le diverse espressioni del terroir di questa porzione delle Langhe attraverso le MGA (Menzioni Geografiche Aggiuntive) comunali, creando una mappa delle varie sfumature del barolo, e dando così più consapevolezza al consumatore durante l’assaggio. Cristiana Grimaldi ha parlato con entusiasmo di quest’iniziativa: “Ci sono progetti che evolvono lentamente, come un buon barolo. ‘Oltre l’annata’ è un’idea che porto con me da molto tempo, e mira a esplorare e valorizzare il legame con le MGA, che spesso non ricevono l’attenzione che meritano. Negli ultimi mesi questa sfida ha preso forma e sostanza grazie alla partecipazione di Michele Longo e la supervisione di Ian D’Agata (autore e critico di fama internazionale, che partecipava all’incontro in collegamento video da Shangai), fondamentali per trasformare questa mia visione in realtà”. Le attività inizieranno già quest’anno, con quattro incontri programmati per marzo, aprile, maggio e giugno. Claudio Botto, presidente dell’Enoteca Regionale, ha concluso sottolineando l’importanza del coinvolgimento dei produttori: “Crediamo sia fondamentale dare loro spazio per condividere non solo i loro vini, ma anche le storie e il legame con il territorio. Da parte nostra continueremo a creare occasioni in cui possano essere protagonisti, perché sono proprio i vignaioli, con il lavoro e la passione che ci mettono, i veri ambasciatori del Barolo.”

Grandi Langhe, tutto il Piemonte che ci aspetta nel calice nel 2025
Da ricordare che tra pochi giorni ci sarà uno dei primi appuntamenti importanti del nuovo anno. Alle OGR di Torino il 27 e 28 gennaio si terrà Grandi Langhe 2025, una due giorni organizzata dal Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e quello di Tutela Roero, con il patrocinio della Città di Torino, dove saranno presenti quasi 500 cantine del Piemonte, pronte a far conoscere in anteprima le nuove annate delle DOCG e DOC a un pubblico italiano e internazionale.
Ovviamente, ça va sans dire, non mancherà il Re dei Vini, il Barolo 2021.

La foto di apertura è di Pietro Schellino su Unsplash.