Il ruolo del suolo calcareo nel vino

Un recente articolo di Kathleen Willcox esplora il ruolo del suolo calcareo nella viticoltura, svelando i segreti di alcuni tra i vini più apprezzati al mondo. Borgogna, Chablis, Champagne: cosa accomuna questi territori? La risposta si cela sotto i nostri piedi, in un tipo di suolo che dona ai vini precisione, luminosità e una spiccata mineralità.
Ma cosa significa esattamente “suolo calcareo”? E come influenza il gusto del vino? La scienza e gli esperti del settore ci guidano alla scoperta di questa affascinante connessione.
Calcare: un mondo di sfumature
Il calcare è una roccia sedimentaria composta principalmente da calcite, un minerale di carbonato di calcio. I suoli calcarei, derivati da rocce madri calcaree o dolomitiche, presentano una varietà di composizioni che influenzano profondamente la crescita della vite.
“Quando parliamo di suoli calcarei, ci riferiamo a suoli derivati da roccia madre calcarea”, spiega Brenna Quigley, esperta di terroir e geologia. “La roccia madre è un pezzo solido e immobile della crosta terrestre. Il suolo, invece, è composto da materia organica decomposta nel tempo, inclusi frammenti di carbonato di calcio provenienti dalla roccia madre che si è erosa nel tempo a causa dell’esposizione all’acqua e all’aria”.
Drenaggio, riserva idrica e stress: il calcare plasma la vite
I suoli calcarei offrono un drenaggio eccellente e una buona capacità di conservazione dell’acqua, fondamentali per la crescita della vite. “Il principale contributo dei suoli calcarei alla viticoltura è il modo in cui aiutano le viti a gestire l’acqua”, afferma Alex Maltman, professore emerito di scienze della terra. “Questi suoli assorbono l’acqua come una spugna. Inoltre, le profonde fessure nella roccia madre conservano l’acqua e permettono alle viti di radicare in profondità per trovare acqua durante i periodi di siccità”.
Il calcio, presente in abbondanza nei suoli calcarei, è un nutriente essenziale per la vite. Tuttavia, l’alto pH del calcare può rendere difficile l’assorbimento di altri nutrienti, come il ferro. Questa carenza di ferro può influire sulla fotosintesi e sulla crescita della vite.
Il gusto della mineralità: un enigma ancora da svelare
Ma qual è l’impatto del suolo calcareo sul gusto del vino? Alcuni esperti, come Maltman, sostengono che non ci sia una connessione diretta e dimostrabile tra il tipo di suolo e il sapore del vino. Studi relativamente recenti attribuiscono ad esempio un grosso peso alla microbiologia del suolo. Altri esperti, invece, sottolineano come il calcare influenzi acidità, tannini e altri elementi strutturali del vino.
“Credo che l’acidità nei vini provenienti da suoli calcarei sia probabilmente correlata a ciò che chiamiamo linearità”, afferma Quigley. “Anche lo sviluppo dei tannini, che sembra essere legato al tipo di suolo, influenza notevolmente la struttura del vino”.
Romain Chevrolat, enologo di Domaine Laroche, evidenzia come il calcare esalti le note aromatiche del vino, donando finezza e delicatezza. “I sapori e gli aromi delle uve coltivate su calcare sono qualcosa di più fine di quelli che si trovano in altri suoli”, afferma Chevrolat. “C’è una sottigliezza e una delicatezza che si possono ottenere sul calcare, più che su altri suoli”.
Un viaggio sensoriale nel cuore del terroir
Il suolo calcareo, dunque, non è solo un elemento chimico e fisico, ma un vero e proprio attore protagonista nella creazione di vini unici e irripetibili. Un viaggio sensoriale nel cuore del terroir, dove scienza e aneddoti si intrecciano per svelare i segreti di un legame indissolubile tra la terra e il vino.