Ilaria Lorini, dalla Toscana alla conquista del Vermentino: è lei la Miglior Sommelier 2025

A sipario calato sulla decima edizione del Master del Vermentino, svoltasi mercoledì 17 settembre, l’eco dei festeggiamenti per i 60 anni di AIS risuona ancora nella splendida Villa Marigola di Lerici. Quella di ieri non è stata solo la cronaca di un concorso, ma una fotografia vibrante delle prospettive del vino italiano, culminata con la vittoria della sommelier toscana Ilaria Lorini in un evento organizzato da AIS Liguria in collaborazione con AIS Nazionale.

Il verdetto: una nuova generazione di professionisti sul podio
Al termine di una competizione serrata, riservata a tutti i sommelier AIS e articolata in una prova scritta mattutina e una finale pubblica pomeridiana, è stata Ilaria Lorini a trionfare. Trent’anni, originaria di Tavarnelle Val di Pesa (FI), agronoma e produttrice di gin, la sommelier della delegazione AIS di Firenze si è aggiudicata il titolo e un premio di mille euro. La sua vittoria non è una sorpresa, ma una conferma del suo talento, già dimostrato con i titoli di Miglior Sommelier della Toscana e del Rossese di Dolceacqua nel 2024. Il suo successo è il simbolo di una nuova generazione di professionisti poliedrici, con una visione a 360 gradi dalla terra al calice. A completare il podio, Alessandro Frasca della delegazione di Imperia (AIS Liguria) al secondo posto, e Sara Calimari della delegazione di Firenze al terzo.


Le voci dell’evento: tra valorizzazione del vitigno e celebrazione
“Il Master del Vermentino è uno dei concorsi di punta della nostra associazione“, ha spiegato il presidente di AIS Liguria, Marco Rezzano, sottolineando il duplice obiettivo: “incrementare la conoscenza e la divulgazione del vitigno vermentino e valorizzare la professione del sommelier“. Ha poi aggiunto: “a questo prestigioso appuntamento si unisce la celebrazione dei primi sessant’anni di attività di AIS e del suo costante e meticoloso lavoro“. Un ringraziamento particolare è stato rivolto a Crédit Agricole Italia, che ha reso possibile l’iniziativa. Celebrare un anniversario così importante durante un concorso per giovani talenti è stata una mossa strategica: un modo per ribadire il ruolo di AIS come custode della tradizione e, insieme, instancabile promotore del futuro.

Non solo concorso: dialogo, storia e cultura del vino
La giornata è stata arricchita da due incontri aperti al pubblico che ne hanno ampliato la portata culturale. Al mattino, il dibattito “Generazioni a confronto: il futuro del vino nelle mani dei giovani” ha creato un momento di confronto stimolante su temi cruciali: vecchie e nuove visioni, tradizione, sostenibilità, nuovi linguaggi, consumo consapevole e il vino come eredità da reinventare. Nel pomeriggio, l’evento “AIS festeggia 60 anni – La storia di AIS Liguria” ha chiuso un cerchio, onorando il passato con la consegna di riconoscimenti ai presidenti e delegati che hanno fatto la storia dell’associazione dal 1965 a oggi, proprio mentre si premiava il domani.
