In Cina è boom della consegna istantanea di alcolici

Dimenticate le lunghe attese al ristorante o la corsa dell’ultimo minuto al supermercato. In Cina, il futuro del vino (e non solo) è on-demand, a portata di app e consegnato in tempi record. Un’analisi di Morris Cai, pubblicata su Vino Joy, ci svela il fenomeno in rapida ascesa della consegna istantanea di alcolici, un mercato che sta rivoluzionando le abitudini di consumo dei cinesi e che offre opportunità interessanti anche per i produttori di vino.
Jiu Xiao Er: il pioniere del mercato
Protagonista di questa rivoluzione è Jiu Xiao Er (letteralmente “piccolo cameriere di bevande”), si propone come un vero e proprio maggiordomo virtuale per gli amanti del vino e dei liquori. Fondata nel 2015, l’azienda è stata tra le prime a intuire il potenziale del retail di alcolici on-demand in Cina, e oggi, dopo l’ultimo round di finanziamento da 50 milioni di yuan (6,94 milioni di dollari), si conferma come uno dei leader del settore.
Cai ci spiega che Jiu Xiao Er non è un semplice intermediario. L’azienda ha costruito un modello di business integrato, che comprende una piattaforma e-commerce proprietaria, una catena di approvvigionamento, una rete di magazzini e, soprattutto, un team di consegna dedicato. Questo, unito all’integrazione con le principali piattaforme di delivery cinesi (Meituan e Ele.me), le permette di garantire consegne in media in soli 15 minuti.
Un mercato in crescita esponenziale: da 20 a 100 miliardi di yuan in quattro anni
Il successo di Jiu Xiao Er è lo specchio di un mercato in crescita vertiginosa. Secondo le stime di Meituan, citate nell’articolo, il valore del retail di alcolici on-demand in Cina è passato da quasi 20 miliardi di yuan (2,78 miliardi di dollari) nel 2023 a una proiezione di oltre 100 miliardi di yuan (13,9 miliardi di dollari) entro il 2027. Numeri impressionanti, che testimoniano un cambiamento radicale nelle abitudini di consumo dei cinesi.
La cultura del BYOB e il boom tra i giovani: i motori della crescita
Ma cosa ha spinto questa crescita esplosiva? Cai individua due fattori chiave. Il primo è la diffusa cultura del BYOB (“Bring Your Own Bottle”) nei ristoranti cinesi. Molti commensali, soprattutto quelli più attenti alla qualità del vino, preferiscono portare la propria bottiglia piuttosto che affidarsi alla selezione (spesso limitata e costosa) del locale. L’alcol on-demand elimina la necessità di pianificare in anticipo, permettendo di ordinare la bottiglia perfetta direttamente al tavolo, in tempo reale.
Il secondo fattore è la crescente popolarità dei servizi di consegna istantanea, soprattutto tra i giovani consumatori. In un paese dove la tecnologia permea ogni aspetto della vita quotidiana, la possibilità di ricevere qualsiasi cosa a domicilio, in pochi minuti, è diventata quasi una norma. E il vino non fa eccezione.
Non solo Jiu Xiao Er: un ecosistema in fermento
Jiu Xiao Er non è l’unico attore in questo mercato in espansione. L’articolo cita anche Meituan, il gigante cinese del delivery, che ha lanciato la sua piattaforma dedicata alla consegna di bevande, Waimai, e 1919.com, un altro importante retailer di alcolici che ha sviluppato la sua app per le consegne rapide.
Quali vini per il mercato on-demand? Il successo dei brand “facili”
Un aspetto interessante che emerge dall’analisi di Cai riguarda la tipologia di vini che hanno più successo su queste piattaforme. Non tutti i vini, infatti, sono adatti al modello on-demand. A performare meglio sono i vini entry-level, con un forte riconoscimento del marchio e prezzi accessibili (intorno ai 100 yuan, circa 14 dollari, o meno).
Tra i marchi citati nell’articolo, troviamo nomi come Torre Oria’s Knock Knock, Yellow Tail, Montes, Lafite Legend e Rawson’s Retreat. Vini “facili”, beverini, che si prestano a un consumo immediato e informale, in linea con lo spirito del BYOB e della consegna a domicilio.
Il vantaggio competitivo di Jiu Xiao Er: controllo diretto e prezzi stabili
Ma cosa distingue Jiu Xiao Er dai suoi concorrenti? Secondo Wang Yutian, direttore marketing di Torre Oria, citato nell’articolo, sono due i fattori chiave:
- La rete di consegna diretta: A differenza di altre piattaforme che si affidano a servizi di delivery esterni, Jiu Xiao Er ha un team di corrieri dedicato, il che garantisce maggiore professionalità, efficienza e controllo sulla qualità del servizio.
- La politica dei prezzi: Jiu Xiao Er, a differenza di altri competitor, adotta un approccio più cauto e meno aggressivo alla competizione sui prezzi, il che, secondo Wang, è vantaggioso per la stabilità del marchio a lungo termine.
Un futuro promettente, ma con alcune incognite
L’articolo di Morris Cai si chiude con una nota di ottimismo. Il successo di Jiu Xiao Er e la crescita esplosiva del mercato dell’alcol on-demand in Cina dimostrano che questo modello di business ha un enorme potenziale. Ma, come sempre, il futuro è ricco di sfide e incognite. La concorrenza è destinata ad aumentare, e le aziende dovranno essere brave a innovare e a mantenere alta la qualità del servizio per conquistare e fidelizzare i consumatori.
Resta da vedere se questo modello, così legato alla cultura e alle abitudini di consumo cinesi, potrà essere replicato con successo anche in altri mercati. Ma una cosa è certa: la rivoluzione del vino on-demand è appena iniziata, e la Cina, ancora una volta, è all’avanguardia.