Vitae Online logo Vitae Online
  • Vitae Online logo Vitae Online
  • Home
  • Il Vino
    • Vini d’Italia
    • Vini del Mondo
  • Sostenibilità
    • Environment ESG
    • Social ESG
    • Governance ESG
  • Assaggi
    • Vino
    • Olio
    • Birra
    • Spirits e non solo
    • Acqua
    • Fumo Lento
  • Food
    • Abbinamenti
    • Chef e Ristoranti
    • Cucina di Tradizione
    • Eccellenze
    • Innovazione
    • Materia Prima
  • Territori
    • Enoturismo
    • Paesaggio
    • Lifestyle
    • Viaggio
  • Personaggi e Storie
  • Sommelier e Pro
    • Trend e Mercati
    • Comunicazione e Personal Branding
    • Vita da Sommelier
  • Vino e Cultura
    • Architettura
    • Arte
    • Cinema
    • Storia
    • Società
  • Eventi AIS
  • AIS Italia
Personaggi e Storie
23/07/2025
Di Maria Grazia Sessa

La Cantina Intorcia: un pezzo di storia dell’irrinunciabile vino Marsala

La tradizione del vino Marsala nel Novecento continua la sua storia con Francesco Intorcia che fondò la sua cantina nel 1930 sul litorale sud della città lilibetana, aggiungendo un prezioso tassello al racconto di questa unicità enologica iniziata nel 1773 con Woodhouse, primo ad aver dato enfasi al vino tipico della zona, seguito da Ingham-Whitaker nel 1806, da Florio nel 1833 e da Curatolo-Arini nel 1875. 

La Cantina

L’azienda “Intorcia”, si trova a sud della città di Marsala, nel crocevia di piazza Caprera, tra la via per Salemi e la via per Mazara del Vallo.
Ancorché nata con la produzione di vino Marsala, ottenuto esclusivamente da uve del vitigno grillo, ha ampliato nel tempo le scelte fino ad arrivare agli attuali vini liquorosi ottenuti da zibibbo, moscato, malvasia e ai vini fermi da uve autoctone coltivate nei terreni del marsalese a sud in zona collinare a 150 metri di altitudine con vigne di 25 anni. Da quest’anno l’azienda ha attinto le uve anche dai terreni della costa nord, quella in cui si trova la Laguna dello Stagnone, zona particolarmente vocata alla coltivazione del vitigno grillo utilizzato per la produzione del vino Marsala: qui i vigneti hanno ben 65 anni di età.

L’eredità della famiglia


La cantina è gestita dalla stessa famiglia di origine, oggi alla terza generazione.
Dal 1930 col fondatore Francesco, nel 1950 ha preso le redini il figlio Antonio e dal 2010 l’azienda è condotta da Francesco, terza generazione, che oltre a continuare la tradizione familiare del padre Antonio, ha creato la nuova linea di prodotti, dal nome “Heritage. Antologie dei vini di Famiglia” con le riserve più antiche.
Cultura, storia e passione hanno guidato la famiglia Intorcia nella produzione del vino Marsala continuando la tradizione di questo prodotto e la diffusione nel mondo affinché con il loro racconto non se ne perda il ricordo ma soprattutto l’utilizzo, e non solo come vino da conversazione dopo cena, come era alle sue origini. Infatti, ormai, è stato ampiamente dimostrato come il vino Marsala sia versatile e gastronomico, è possibile abbinarlo sia con prodotti come i formaggi o i dessert per esempio, sia accompagnando pietanze più elaborate, come aperitivo e addirittura come gelato.

Il vino Marsala nel disciplinare

La fortuna del vino Marsala non è solo legata alla omonima città che ne ricorda l’esistenza in tutto il pianeta, bensì alla unicità del colore e del gusto.
La sua produzione è regolata dallo specifico disciplinare, la D.O.C. Marsala nato nel 1969, con i diversi procedimenti a seconda delle scelte che desidera il produttore.
Le varie espressioni sono elencate in 29 modelli che descrivono i diversi stili sintetizzati nella famosa piramide.

Tradizione e innovazione

Francesco Intorcia pur mantenendo ferma la filosofia dell’azienda nel preservare i canoni tradizionali, continuando in tal modo a dare enfasi alla produzione del vino Marsala, ha puntato negli ultimi anni sia alla ricerca con la sperimentazione, sia agli investimenti destinandoli all’ottimizzazione dei processi produttivi, al rinnovo dell’immagine e alla promozione nel mondo anche di altri vini con i vitigni del territorio. La produzione oggi è enorme se includiamo la nuova linea “Heritage”, creazione proprio di Francesco junior.

Il percorso della visita in cantina

 La nostra visita si è svolta nella vasta area che ricopre l’azienda per una superficie di oltre 25.000 metri quadrati, guidati da Monica Gualtieri, Responsabile Marketing e Sommelier. Siamo stati condotti nelle tre zone: la prima area, quella antica che è la sede operativa storica; accanto c’è una seconda area dentro il baglio, che comprende una zona in restauro, che sarà destinata all’enoteca e a un ambiente per l’accoglienza dei visitatori, e una zona con la bottaia. Infine, all’esterno di fronte al baglio c’è una terza area dedicata al conferimento delle uve.

L’intervista

Dopo l’istruttivo percorso nella cantina, siamo stati accolti per l’intervista nella bottaia da Francesco, un uomo giovane, bruno, con lo sguardo sorridente di chi guarda in positivo. Egli non cura le apparenze, è genuino, la barba lunga incolta e l’abbigliamento di chi lavora in cantina per rimboccarsi le maniche e contribuire giorno dopo giorno al lavoro che non manca mai, tutti i mesi dell’anno c’è qualcosa da fare. Dà enfasi alla passione che muove in lui la frenetica attività di titolare ed enologo della azienda, cura personalmente i rapporti commerciali con i paesi nazionali e internazionali. Ci riceve così, affabilmente, regalandoci momenti preziosi della sua giornata lavorativa, e iniziamo il nostro dialogo.
“Entrare nelle nostre cantine e poter scegliere è facile, chiamatela fortuna, ma se tutto ciò esiste è perché la nostra famiglia ha creduto nel Marsala, custodendolo come un tesoro di inestimabile valore”. Con queste parole Francesco si presenta, in lui è forte il ricordo del suo primo giorno di lavoro nell’azienda di famiglia, sin dal quale ha realizzato che le cantine storiche custodivano dei tesori.

Il successo dell’anno

Innanzitutto, mi preme ricordare il recente premio “Tastevin AIS” conferito dalla Associazione Italiana Sommelier ai vignaioli che si sono distinti dando una svolta produttiva al territorio di origine. Il 16 novembre 2024 a Firenze, in occasione della Presentazione della Guida Vitae 2025, Francesco Intorcia è stato uno dei 22 produttori italiani a ricevere il prestigioso riconoscimento attraverso il suo vino, il Marsala Superiore Ambra Semisecco Vintage 1994 Tino n. 5 1994 della produzione Heritage, con il quale l’azienda si è posta come modello di riferimento per avere dato enfasi al valore della zona, in questo caso la Sicilia.  A ritirare il premio “Tastevin A.I.S.” che consiste in una scultura rappresentativa dei vini italiani, è andato proprio Francesco che con grande emozione e orgoglio è salito sul palco rappresentando la sua azienda e anche l’isola Trinacria.

La produzione

Le linee produttive sono due, alla classica produzione “Intorcia Vini” si è affiancata la “Heritage Francesco Intorcia”, che ha valorizzato l’eredità del vino Marsala conservato nei tini dal nonno e che viene imbottigliato ogni cinque anni.
Il ventaglio produttivo dell’azienda in sintesi abbraccia diverse tipologie: i vini Marsala nelle declinazioni previste dal disciplinare D.O.C.; i vini bianchi dai vitigni catarratto lucido, grillo e rossi dal nero d’Avola; i vini liquorosi da vitigni aromatici malvasia, moscato e zibibbo. Non manca fra questi gioielli un diamante enologico, il vino bianco icona della produzione vinicola del territorio, il Pre British ottenuto con il metodo “perpetuo” tradizionale. Tutta la produzione deriva esclusivamente da vitigni autoctoni del territorio della Sicilia occidentale, con la specifica che per il vino Marsala, nelle categorie Vergine e Superiore Secco vengono utilizzate esclusivamente uve dal vitigno grillo.

La degustazione

Durante l’intervista degustiamo cinque tipologie di vini, mentre Francesco racconta la storia di ognuno di loro. Il tempo vola e non ci accorgiamo che siamo piacevolmente insieme da più di un’ora. Adesso siamo giunti alle ultime domande dell’intervista.
Francesco, come accogliete i vostri ospiti?
In attesa della ristrutturazione del Baglio accogliamo solo piccoli gruppi nella Bottaia come sta accadendo oggi con voi.
Il 2030 sarà l’anno del Centenario della Azienda, Francesco manca poco, hai già qualche idea su come celebrarlo?
Dopo un attimo di commozione risponde:
Sicuramente valorizzeremo gli ambienti di accoglienza a cui stiamo lavorando, ancora il programma non è definito, ma organizzeremo qualcosa di memorabile. 
Se tu fossi un vino quale saresti?
Senza alcun dubbio ti rispondo: il Marsala Vergine 1980, il vino del cuore per me.
Un’ultima domanda Francesco. La tua azienda in tre parole?
Passato, presente e futuro. La consapevolezza è quella e viene dalla storia della azienda.

Il brindisi augurale

L’intervista si chiude nel miglior modo possibile e cioè con un brindisi di augurio per il futuro dell’attività in azienda: alziamo i calici degustando il vino Marsala Vergine 1980, proprio quello a cui Francesco Intorcia è particolarmente affezionato.

Maria Grazia Sessa
Maria Grazia Sessa

Di origine palermitana, vive nel paese in cui il sole si riflette sulla splendida Laguna dello Stagnone. Pittrice e fotografa, scrittrice e poetessa, giornalista. Parte con una formazione in letteratura, studia pianoforte e parallelamente svolge il ruolo di docente e dirigente nella scuola di Stato. Convinta che le arti non hanno confini, inizia ad avvicinarsi alle tematiche di enogastronomia nel 2014. È Sommelier, con un Master Degustatori, per l’AIS Delegazione di Trapani ha svolto il compito di addetto stampa. Attualmente è la responsabile della formazione. La sua mission è diffondere i “tesori” della Sicilia, affinché sia conosciuta la loro unicità e genuinità, insomma far sì che la fama di questa terra possa “volare” in tutto il mondo ed essere apprezzata per il suo valore.

Vitae Online logo
  • Home
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Rinnova la tua quota
  • Associati ad AIS
  • Modifica i tuoi dati
Vitae Online Lights Newsletter
  • Legal
  • Cookies
  • Privacy
©Vitae Online 2025 | Partita IVA 11526700155