Le icone della Franciacorta: Annamaria Clementi, Palazzo Lana Extrême, Vittorio Moretti
Franciacorta è ormai sinonimo di metodo classico 100% made in Italy; una DOCG con un disciplinare tra i più rigidi al mondo che tutela la qualità di questi vini, oggi tra i più apprezzati dagli italiani, raffinati amanti delle bollicine. Questo si riflette sui consumi e sulle richieste che si stanno sempre di più indirizzando verso le Riserve.
Franciacorta Riserva
È la massima espressione del territorio, vini unici prodotti da uve che provengono da vigneti speciali e che rappresentano in pieno la filosofia di un produttore e di un brand. Millesimati che hanno riposato sui lieviti per almeno 60 mesi e in alcuni casi fino a 120. Riserve che sono vere e proprie icone, dai nomi evocativi di luoghi o persone rappresentativi della storia della Franciacorta: Annamaria Clementi, Palazzo Lana, Vittorio Moretti, sono alcune gemme rare e preziose. Ognuno di questi vini ha una propria identità che dipende dall’annata, dal vigneto, dall’assemblaggio e dall’enologo che li ha pesati. Sono frutto di sperimentazioni continue per trovare la perfezione e l’eccellenza.
Ora ve li presento…
Riserva Annamaria Clementi – Ca’ Del Bosco
L’idea di una riserva di Ca’ del Bosco nasce già nel 1979, primo anno in cui si decise di produrre un millesimato, al tempo di chiamava così, che doveva rimanere sui lieviti almeno 10 anni. Questo vino, infatti, andò sul mercato solo nel 1988 con una percentuale di uve leggermente diversa rispetto ad oggi: predominava il pinot nero seguito da chardonnay e pinot bianco. “Questa riserva venne pensata da me e dall’enologo André Dubois, chef de cave fino al 1990, che era alla sua prima vendemmia a Ca’ del Bosco, spiega il Presidente Maurizio Zanella, il nostro intento era quello di produrre un vino importante che avesse una grande capacità di maturare ed evolvere nel tempo”. Una genesi davvero unica perché a quell’epoca, non c’era ancora la moderna tecnologia e questo primo millesimato venne fatto con Presse Marmonier quadrate in uso in Champagne, seguendo le regole di quella regione: fermentazione diretta e separata di ognuno dei tre vitigni in pièces in legno da 205 litri; assemblaggio e preparazione della cuvée a settembre dell’anno successivo alla vendemmia; prima tappatura con il tappo a sughero che garantiva maggiore stabilità e tenuta rispetto a quello in metallo. “A dimostrazione della competenza di Dubois e della longevità di questo vino a ottobre di quest’anno abbiamo lanciato l’Annamaria Clementi R.S. (Recentemente Sboccata) del 1980, ovvero la nostra seconda annata, commenta Zanella, credo pertanto di poter affermare che oggi siamo l’unica azienda al mondo che ha messo a listino, seppur in quantità limitate, un vino con più di 40 anni”. Un primato questo, non solo di Ca’ del Bosco ma dell’intera Franciacorta, terra votata alla produzione di grandi riserve grazie alla capacità di invecchiamento dei vini che qui vengono prodotti. Ma torniamo al primo millesimato, la sua produzione e commercializzazione andò avanti con un’etichetta d’oro e una bottiglia iper-tradizionale dalla vendemmi ’79 fino alla vendemmia ’88. A partire dalla vendemmia ’89 iniziò il cambiamento, si studiò una bottiglia, sia in formato che in colore, che è solo di Ca’ del Bosco e si decise di dedicare questa riserva alla fondatrice Annamaria Clementi, madre dell’attuale Presidente. Col passare del tempo anche la composizione iniziò a cambiare e lo chardonnay diventò leader dell’assemblaggio delle tre uve. Attualmente le uve per produrre la riserva Annamaria Clementi provengono da poche vigne elette di cui la più emblematica è Belvedere che si trova a 470 metri di altitudine e da cui deriva parte dello Chardonnay usato nelle cuvée.
Scheda Tecnica Riserva Annamaria Clementi 2015 Franciacorta Riserva. Uve: chardonnay 82%, pinot nero 15%, pinot bianco 3% provenienti da16 vigne a chardonnay, dall’età media di 36 anni, situate nei Comuni di Erbusco, Adro, CorteFranca, Iseo e Passirano.7 vigne a pinot nero, dall’età media di 31 anni, situate nei Comuni di Erbusco, Iseo e Passirano.2 vigne a pinot bianco, dall’età media di 30 anni, situate nel Comune di Passirano. Vendemmia:2015. L’inverno è stato caratterizzato da temperature ben più alte rispetto alla media del periodo eda elevate precipitazioni nei mesi di novembre e dicembre. Questa stagione calda ha determinatoun anticipo del ciclo vegetativo, con un’emissione di grappoli superiore alla media. Nel mese dimaggio e nella prima decade di giugno, si sono verificati eventi piovosi contenuti ma frequentie le temperature del periodo si sono mantenute sempre sopra la media. Abbiamo perciò subitoun’elevata pressione di patologie fungine (oidio e peronospora). Da metà giugno, il caldo si èfatto finalmente sentire e, fino alla fine di luglio, si è protratto un clima afoso e siccitoso. Versola fine del mese sono persino stati necessari interventi di irrigazione di soccorso sulle vigne piùin difficoltà. Dopo Ferragosto, a vendemmia da poco iniziata, la pioggia finalmente è arrivataconsentendo alle uve di raggiungere una maturazione ottimale. Millesimo precoce che si rivelanei Franciacorta per la notevole struttura ed intensità aromatica, senza mai cedere in eleganza. Resa per ettaro: 7.600 kilogrammi di uva, equivalenti ad una resa in vino di 2.900 litri (resa38%). Vinificazione: Annamaria Clementi è il frutto della ricerca dell’eccellenza, sia in vigna che in cantina.Nel rispetto del Metodo Ca’ del Bosco le uve, raccolte a mano in piccole cassette, vengonoprontamente codificate e raffreddate in celle frigorifere. Ogni grappolo viene selezionato daocchi e mani esperte, per poi beneficiare della nostra esclusiva “spa del grappolo”. Un particolaresistema di lavaggio e idromassaggio dei grappoli, tramite tre vasche di ammollo e un sistema per lacompleta asciugatura. I vini base si ottengono esclusivamente da mosti di primissima spremitura.La fermentazione alcolica avviene in piccole botti di rovere realizzate con legni selezionati estagionati per almeno 3 anni. Qui rimane sui propri lieviti per altri 6 mesi, svolgendovi anchela fermentazione malolattica. Nessun compromesso, nessuna concessione: solo il vino dellemigliori botti, dei 25 vini base di origine, viene spillato per dare origine all’Annamaria Clementi.Una coppia di serbatoi volanti trasferisce i vini base per gravità, dalle barriques al serbatoio diassemblaggio. A seguire l’imbottigliamento e un lunghissimo affinamento a contatto con i lieviti,che si protrae per più di 8 anni per rendere il suo profilo unico: un Franciacorta assoluto. Ildégorgement avviene in assenza di ossigeno, utilizzando un sistema unico al mondo, ideato ebrevettato da Ca’ del Bosco. Questo evita shock ossidativi e ulteriori aggiunte di solfiti e rende inostri Franciacorta più puri, più gradevoli e più longevi. Infine, ogni bottiglia confezionata vienemarcata in modo univoco, per garantirne la tracciabilità Tiraggio:18 aprile 2016 Affinamento sui lieviti:Durata media 8 anni Tipologia di gusto:Dosage Zero, nessuna aggiunta di liqueur. Dati analitici alla sboccatura: Alcool 13,0 % Vol.; pH 3,08; Acidità Totale 6,30 grammi/litro; Acidità Volatile 0,31 grammi/litro. Solfiti: Anidride Solforosa totale inferiore a 63 milligrammi/litri (limite legale massimo: 185 milligrammi/litro).
Riserva Palazzo Lana Extrême – Berlucchi
La Riserva che ci propone Berlucchi racconta ed evoca una storia iniziata nel 1961 in una dimora storica nel cuore della Franciacorta. Tutto inizia da un incontro avvenuto fra le mura di Palazzo Lana tra Franco Ziliani e un gentiluomo di campagna, il conte Guido Berlucchi. Da qui parte l’avventura della Franciacorta e da qui nel 2004 inizia una sperimentazione che vede come protagonista l’enologo Arturo Ziliani. Proprio di fronte all’edificio, infatti, si trova il Brolo, un vigneto di pinot nero di 1 ettaro e 80 esposto a Nord e recintato da un muro medievale, un appezzamento dal grande valore storico da cui si ricavano uve in grado di produrre vini senza eguali dotati di freschezza, mineralità, longevità e struttura. Nasce così, quasi per gioco, una Riserva che viene dedicata a Palazzo Lana. Da allora, tutti gli anni, sono prodotte dalle 3 alle 8 mila bottiglia. Oltre al Brolo, le uve per questo piccolo capolavoro vengono selezionate anche dal Quindicipiò, un vigneto, localizzato su terreni ben ventilati di origine morenica in media collina, con suoli leggeri e poco profondi ricchi di ciottoli; i filari sono esposti in direzione Est-Ovest, perfettamente adatti a produrre uve sane, succose e ricche in zuccheri, ma mai troppo mature. Per essere certi che il vino prodotto sia degno di essere una Riserva, dopo 5 anni dal tiraggio, viene assaggiato e, se giudicato idoneo, è lasciato sui lieviti per altri 5 anni prima della sboccatura, a cui segue un altro anno di affinamento in bottiglia. “Produciamo questo vino tutti gli anni perché vogliamo capire cosa l’annata ci riserva. Per noi è una sperimentazione continua e a oggi non c’è ancora una ricetta precisa. Questo ci permette di dare a ogni vino una propria identità legata a ogni singola annata” commenta Arturo Ziliani. L’assemblaggio, infatti, viene effettuato unendo piccoli lotti di pinot nero rigorosamente provenienti da una singola annata! “Degustando vini di annate diverse si sente una netta differenza, prosegue Ziliani, questo per noi non è un difetto, anzi abbiamo notato che i consumatori esperti e appassionati apprezzano molto queste differenze perché si capisce come il clima influisce sul prodotto”. La riserva attualmente in commercio, Palazzo Lana Extrême 2013, proviene, ad esempio, da una delle annate più fredde degli ultimi anni, in cui ha piovuto tantissimo, soprattutto nel mese di maggio e in cui l’estate, si è caratterizzata per buon equilibrio tra sole e luce che ha permesso alle uve di mantenere freschezza e acidità. La raccolta è avvenuta tardi, tra fine agosto e primi di settembre. “Il risultato, nonostante una certa preoccupazione iniziale, è stato sopra le nostre aspettative, spiega Ziliani, e il prodotto, si presenta oggi interessante sia dal punto di vista visivo, grazie ad un colore giallo dorato intenso, sia dal punto di vista olfattivo dove sentiamo profumi complessi e, soprattutto, dal punto di vista gustativo dove si confermano complessità e intensità riscontrate in precedenza”. Infine, il packaging di questo prodotto straordinario è stato rinnovato di recente e si presenta minimal e raffinato, caratterizzato da dettagli eleganti che rimandano al pregio del vino che custodisce. L’etichetta è in carta cotone nera, in contrasto con una lamina dorata e impreziosita da una lieve applicazione metallica che caratterizza e fa risaltare il marchio con originalità; sul retro sono indicate data tiraggio e sboccatura.
Scheda Tecnica Riserva Palazzo Lana Extrême 2013 Franciacorta Riserva. Uve: pinot nero al 100%, proveniente da due vigne di proprietà, allevate ad alta densità d’impianto, a Borgonato: Quindicipiò, in collina, e Brolo, prospicente Palazzo Lana Berlucchi. Epoca di raccolta: terza decade di agosto e prima di settembre 2013. Resa: 9.000 kg d’uva per ettaro, con una resa in mosto del 25% equivalente a 3000 bottiglie a ettaro. Vinificazione: il “cuore” del mosto fiore, ottenuto dalla spremitura soffice e progressiva, svolge la fermentazione alcolica in tini d’acciaio; al termine, alcune partite sono trasferite in barrique di rovere, dove si affinano per 6 mesi a contatto con i lieviti. Maturazione: preparazione della cuvée nella primavera successiva alla vendemmia, con il 100% di vini dell’annata scelti tra le migliori selezioni. Seconda fermentazione in bottiglia e successivo affinamento a contatto con i lieviti per almeno 9 anni, seguito da minimo 11 mesi dopo la sboccatura. Dosaggio: Extra Brut. Formati: bottiglia 750 ml e Magnum 1,5 l. Caratteristiche Organolettiche: Aspetto visivo: spuma copiosa, corona persistente, perlage finissimo. Colore: giallo paglierino intenso, con riflessi oro rosa. Profumo: sensazioni olfattive ampie, con sentori di frutti a pasta gialla e arancia candita. Sapore: al palato si distingue per la grande freschezza, la pulizia gustativa e la struttura, il tutto armonizzato da mineralità e acidità, che ne determinano grande persistenza e importante longevità. Abbinamenti: è una Riserva di ottimo corpo, che si abbina piacevolmente a piatti ricchi di struttura e sapore. Può accompagnare primi piatti importanti, secondi di pesce in umido e secondi di carne. Temperatura di servizio: 10-12 °C.
Riserva Vittorio Moretti – Bellavista
Il concetto di Riserva per la Franciacorta rappresenta davvero la massima espressione di una cantina, che sia di una singola annata o un multivintage, come nel caso di Meraviglioso, la riserva delle riserve di Bellavista, capolavoro assoluto che sintetizza quasi 30 anni della storia aziendale e che viene realizzato con le sei migliori e storiche annate della Franciacorta, quelle che assumono il nome di Vittorio Moretti. Partendo da qui, iniziamo già a capire la filosofia di questa azienda che, per realizzare una riserva trae ispirazione dalle vigne più antiche, dai terreni migliori, dalle esposizioni ottimali e dalle frazioni di vendemmia più pregiate. Il valore di ogni tralcio di vite che entra nelle riserve di Bellavista sta nelle sue radici, nella capacità di andare in profondità nel terreno e di portare nel bicchiere la massima espressione del territorio. “La Riserva Vittorio Moretti incarna l’eccellenza della filosofia vinicola di Bellavista. È una cuvée che esprime la gioia di vivere, l’ingegno e il coraggio di mio padre, trasformando la sua visione utopica in vino” commenta Francesca Moretti. È prodotta solo nelle annate di vendemmia eccezionali, utilizzando esclusivamente la prima spremitura. Il mosto matura in piccole botti di rovere bianco e in acciaio. Il lungo invecchiamento sui lieviti è arricchito dall’uso del tappo in sughero. Il remuage è fatto a mano, così come la preparazione finale delle bottiglie. Un processo intimamente legato all’uomo, alla sua creatività, ai gesti artigianali e al valore intrinseco del suo impegno, in armonia con la natura e con il luogo. Un circolo virtuoso di bellezza e di piacere. Il packaging della Riserva Vittorio Moretti è rosso e oro, e non potrebbe essere altrimenti, “sono i colori di mio padre. Il rosso è il colore dell’energia e della forza, mentre l’oro incarna la luce, perché questo è un vino estremamente luminoso. In filigrana trovate le nervature delle foglie della vite, da cui passa tutto il nutrimento. È attraverso le foglie che la pianta dialoga con il suolo, con il cielo e con il vigneron che se ne prende cura” spiega Francesca. La Vittorio Moretti 2016, attualmente sul mercato, è uno dei primi progetti sviluppati da Francesca Moretti insieme a Richard Geoffroy. I due enologi hanno lavorato insieme dal 2022 alla sboccatura e al suo finissage iniziando, con questa riserva, un progetto che li vedrà impegnati nei prossimi anni.
Scheda Tecnica Riserva Vittorio Moretti 2016 Franciacorta Riserva. Uve:chardonnay 62%, pinot nero 38%. Sistemi d’allevamento: Guyot. Densità di impianto:5000 ceppi/ha. Resa:100 q.li/ha. Età Media delle viti:oltre i 30 anni. Periodo vendemmia:fine agosto. Affinamento:56% piéces, 44% inox. Dosaggio:0 g/l. Acidità:7,4 g/l. Descrizione:una cuvée che racconta la gioia di vivere, la creatività e lo spirito indomito di Vittorio Moretti. Una Riserva che tiene viva la memoria della terra di Franciacorta e del suo perpetuo rinnovarsi. Un punto di raccordo tra reminiscenza e visione, passato e futuro. Dalle migliori selezioni nasce questo prezioso assemblaggio: i migliori suoli e le migliori esposizioni, le migliori uve e i migliori frazionamenti di vendemmia. I frutti delle viti più vecchie vengono fermentati in piccole botti di rovere bianco, il lungo élevage sui lieviti è nobilitato dall’uso del tappo in sughero. Colore giallo carico, lucente, spuma ricca e cremosa, perlage di interminabile persistenza. Ampi e caleidoscopici i profumi, capaci di continue trasformazioni che spaziano dalla frutta matura a pasta gialla, a note agrumate, che si intrecciano a fiori bianchi e sfumature di cremeria con sottofondo di frutta secca e canditi. Coerenza al palato, denso e cremoso, generoso e ricco, lunghissimo nel sorso e negli aromi. Determinante è il ruolo dell’acidità che sostiene e trascina, regalando freschezza e longevità.
Nella foto di apertura Villa Lechi a Erbusco (BS) e le vigne di Bellavista