L’Etna Bianco è destinato a superare i rossi?
La produzione di vino bianco sta per eguagliare quella dei rossi etnei, probabilmente entro la fine del 2024, scrive Lauren Mowery.
Se parli di Etna Bianco parli di carricante, il vitigno per eccellenza della denominazione. Anche all’estero devono essersi accorti sempre più del suo valore se, come comunica il direttore del consorzio, Maurizio Lunetta, la quantità di ettari, negli ultimi cinque anni, è aumentata repentinamente: nel 2018 sono stati piantati quasi 72 ettari di nuovi vigneti, cui se ne sono aggiunti altri 54 nel 2019. A soffiare a suo favore, i cambiamenti d’approccio dei consumatori, l’aumento della qualità offerta e il cambiamento climatico. Se per decenni la produzione di rosso ha dominato il paesaggio vitivinicolo etneo, “negli ultimi anni la situazione è cambiata poiché i consumatori e i professionisti del vino hanno iniziato a vedere i vini bianchi non come inferiori ai rossi, ma come diversi, se non uguali. E i produttori dell’Etna, cogliendo un’altra occasione d’oro, la stanno cogliendo.” Sono, ovviamente, i versanti orientale e sud-orientale della denominazione a registrare le maggiori crescite, essendo quelle ideali per il carricante.
Il carricante è diventato la nuova stella dell’Etna, per via dei cambiamenti d’approccio dei consumatori, in seguito all’aumento della qualità offerta e per la resistenza al cambiamento climatico.
Parliamo di un vitigno autoctono – come spiega il presidente del Consorzio, Francesco Cambria – che dà origine a “vini di indubbio carattere ed energia, ricchi di freschezza e sapidità, molto rappresentativi della nostra viticoltura e sempre più amati e ricercati”. A ciò si aggiunge la crescente capacità dei produttori di saperne gestire la coltivazione e la vinificazione, a beneficio delle possibilità di lunga maturazione: gli Etna Bianco di qualità, con anni sulle spalle, sono insomma sempre meno rari. In più, la buccia più spessa gli garantisce migliore resistenza alle malattie, rendendolo interessante per i produttori biologici, così come la decisa resistenza ai picchi di caldo. Gli Stati Uniti sono stati i primi a premiarne gli esiti, con richieste sempre crescenti, alimentate da clienti entusiasti per le caratteristiche dei prodotti: eleganti, sobri e minerali, non eccessivamente alcolici, gli Etna Bianco sembrano perfetti per interpretare la temperie culturale attuale degli appassionati. Leggete Lauren Mowery.