Minacce per il vino europeo: all’orizzonte nuovi dazi
Dopo un periodo di allarmante stagnazione e declino, l’industria vinicola europea sta finalmente mostrando segnali di ripresa. Tuttavia, due nubi minacciose si profilano all’orizzonte, mettendo a rischio questo successo: la possibilità di una seconda presidenza Trump, che probabilmente significherebbe nuovi dazi sui vini europei, e la minaccia di dazi sulle importazioni di vino europeo dalla Cina. Il quadro lo traccia Kathleen Willcox su Wine Searcher.
Dazi: una minaccia per tutti
I dazi sono essenzialmente tasse sui beni importati. Sebbene teoricamente intesi a stimolare il consumo di beni prodotti internamente, a lungo termine i dazi aumentano i prezzi, riducono la disponibilità di beni e abbassano il PIL, i salari e l’occupazione.
Durante la prima amministrazione Trump, sono stati imposti dazi per un valore di quasi 380 miliardi di dollari su una vasta gamma di prodotti, incluso il vino. Secondo stime della Tax Foundation, questo ha portato a un aumento delle tasse per gli americani e a una riduzione del PIL e dei salari.
Se rieletto, Trump ha promesso di imporre un dazio del 10% su tutte le importazioni e del 60% sui beni cinesi. Un’analisi del Center for American Progress Action Fund ha stimato che il dazio generalizzato proposto da Trump potrebbe comportare un aumento annuo di 1500 dollari per una famiglia media americana.
Le conseguenze per il vino europeo
Nel 2019, Trump ha imposto un dazio del 25% sui vini provenienti da Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, causando un calo significativo delle esportazioni di vino da questi paesi.
Inoltre, la Cina sta valutando l’imposizione di dazi sui vini europei. Nel 2021, la Cina ha imposto dazi fino al 218% sui vini australiani, bloccando di fatto le vendite.
Un momento delicato per l’industria vinicola
L’industria vinicola sta attraversando un momento delicato di ripresa dopo anni di difficoltà. Con queste nuove minacce all’orizzonte, molti operatori del settore, dai produttori ai rivenditori agli importatori, stanno già adottando misure preventive, come aumentare le scorte, pianificare in anticipo ed esplorare nuovi mercati. La situazione è incerta, ma una cosa è chiara: i dazi rappresentano una minaccia per l’industria vinicola europea e per tutti coloro che amano il vino. Come andrà a finire?