Spumanti siciliani: i migliori a Sicilia in Bolle
Parliamo di vini spumanti siciliani: si è conclusa la decima edizione di Sicilia in Bolle, il festival dedicato ai migliori, realizzato a Realmonte (AG) dal 29 giugno al 1° luglio 2024. Tra i maestosi templi di Agrigento e le bianchissime scogliere della Scala dei Turchi, si registra un’edizione da record, un vero e proprio trionfo di sapori e saperi, che ha visto esperti, appassionati e curiosi brindare insieme al successo di un comparto in continua ascesa.
Sicilia: terra di spumanti in fermento
La Sicilia, con i suoi paesaggi collinari e la sua vocazione vitivinicola, si rivela sempre più un terroir d’elezione per la produzione di spumanti. AIS Sicilia, pioniera di questa rinascita, ha saputo tessere una rete virtuosa tra produttori, istituzioni e consumatori, elevando le bollicine siciliane a un nuovo livello di prestigio. Questo è il primo messaggio che emerge dalla tre giorni agrigentina, dove gli spumanti siciliani migliori sono stati celebrati. Con le parole di Riccardo Velasco, direttore del CREA: “la Sicilia si sta smarcando dalla produzione di massa, puntando sulla qualità e sull’identità territoriale dei suoi prodotti”. Un interesse colto ormai anche in contesti internazionali, come dimostra la presenza di Alessia Bizzarri, responsabile del Club AIS Belgio e Lussemburgo, la quale ha trovato ampio materiale per la futura organizzazione di eventi nella sede AIS Oltralpe. La sua presenza apre la strada a future collaborazioni tra le diverse realtà AIS ed è foriera di aspettative per l’export delle bollicine made in Sicily.
Sicilia in Bolle: una idea nata da una sfida
Francesco Baldacchino, presidente regionale AIS Sicilia e ideatore di Sicilia in Bolle, ha aperto il convegno condividendo un aneddoto personale sulla sua nascita: “durante il Vinitaly, un importante personaggio del settore aveva messo in dubbio la capacità della Sicilia di produrre spumanti di qualità, sfidandomi a dimostrare il contrario. Da questa amichevole provocazione è nata l’idea di evento dedicato a celebrare e promuovere gli spumanti siciliani”. E dopo dieci anni, possiamo dire che la sfida, oltre a essere stata raccolta, è stata anche vinta. I passi compiuti dalla spumantistica siciliana, grazie all’impegno di produttori, sommelier, e commercianti sono tangibili, e Sicilia in Bolle ne rappresenta uno dei principali amplificatori, ospitando gli spumanti siciliani migliori. Con le parole di Sandro Camilli, presidente nazionale AIS: “la partecipazione, la condivisione e l’entusiasmo che ho potuto constatare in questi giorni sono la testimonianza di un successo che va oltre ogni aspettativa“.
L’impegno dell’IRVO a Sicilia in Bolle
A testimoniare il grande lavoro nel settore degli spumanti siciliani c’era Gaetano Aprile, direttore dell’IRVO (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio), che ha evidenziato l’impegno dell’Istituto nel sostenere la produzione di spumanti di qualità in Sicilia, attraverso progetti di ricerca e collaborazioni, allo scopo di valorizzare i vitigni autoctoni siciliani e sviluppare protocolli enologici specifici per la produzione di spumanti di eccellenza. L’IRVO, in particolare, ha deciso di valorizzare i vitigni autoctoni siciliani, come il nerello mascalese, il nero d’Avola, il grillo e il catarratto, oltre a perricone e frappato, allo scopo di studiarne le potenzialità per la produzione di spumanti di alta qualità.
Premio Alberto Gino Grillo: brindisi all’eccellenza degli spumanti siciliani
Non solo teoria, certo, ma anche pratiche dimostrazioni di eccellenza, come la prima edizione del premio Alberto Gino Grillo, che ha visto in gara le migliori espressioni di vini frizzanti e spumanti siciliani, a loro volta suddivisi nelle categorie Metodo Charmat, Metodo Classico e Metodo Classico Rosè. Dedicato a un amico e collaboratore purtroppo scomparso, che non poté vedere realizzato il progetto, e a cui oggi è dedicato l’omonimo premio riservato agli spumanti siciliani migliori, esso rappresenta un vero e proprio omaggio alla sua memoria e alla sua passione per il vino siciliano.
La vocazione del catarratto tra gli spumanti siciliani
Il catarratto, vitigno autoctono siciliano, è stato oggetto di una degustazione a lui tutta dedicata, a testimonianza del suo crescente utilizzo nella produzione di spumanti siciliani di alta qualità. Con una storia antica e una diffusione capillare in Sicilia, infatti, questo vitigno si sta affermando come protagonista del panorama enologico isolano. A oggi vitigno più coltivato in Sicilia, la sua versatilità lo rende adatto a diverse condizioni climatiche e di terreno, permettendo la produzione di vini dalle caratteristiche peculiari. Negli ultimi anni, l’interesse è cresciuto notevolmente, grazie alla sua capacità di dare origine a spumanti di grande complessità e struttura. I vini ottenuti presentano aromi fruttati e floreali, con note di agrumi, pesca e fiori bianchi. Le sue caratteristiche lo rendono ideale per la produzione di spumanti sia da Metodo Classico sia da Metodo Charmat.
Donne del vino: Sicilia e Puglia a confronto
In un appassionante scambio di idee, le Donne del Vino di Sicilia e Puglia, presso Casa Diodoros, si sono riunite per celebrare la ricchezza e la diversità delle bollicine prodotte nelle loro regioni. L’evento, intitolato Donne In Bolla, ha messo in luce il ruolo fondamentale delle donne nel settore vitivinicolo e la loro capacità di innovare e creare prodotti di eccellenza. L’evento ha offerto un’opportunità unica per degustare e confrontare vini spumanti siciliani e pugliesi, realizzati con metodi diversi, dal Charmat al Metodo Classico, e provenienti da diverse zone delle due regioni. Le produttrici presenti hanno condiviso le loro storie e la passione che le anima, sottolineando l’importanza del legame con il territorio e la tradizione, ma anche l’apertura all’innovazione e alla sperimentazione.
Storie di donne e di vino
Tra le protagoniste dell’evento, Marianna Cardone, vicepresidente nazionale delle Donne del Vino, ha sottolineato l’importanza dell’associazione nel promuovere il ruolo delle donne nel settore e nel creare opportunità di networking e crescita professionale. Le produttrici pugliesi e siciliane hanno raccontato le loro esperienze, mettendo in luce le sfide e le soddisfazioni di un lavoro che richiede passione, dedizione e competenza. La degustazione ha offerto un vero e proprio viaggio sensoriale tra i profumi e i sapori del Sud Italia, con vini che spaziavano dal Grillo siciliano e al Susumaniello pugliese. Ogni vino ha raccontato una storia unica, legata al territorio, alla tradizione e alla passione delle donne che lo hanno prodotto.
Un brindisi al futuro delle bollicine del Sud
L’evento si è concluso con un brindisi al futuro delle bollicine del Sud Italia, un settore in continua crescita e sempre più apprezzato a livello nazionale e internazionale. Le Donne del Vino hanno dimostrato ancora una volta la loro capacità di fare rete, di condividere esperienze e di promuovere l’eccellenza del vino italiano. Un esempio di come la passione, la competenza e la determinazione possano portare a risultati straordinari.
Duemila ragioni del successo degli spumanti siciliani
La serata conclusiva è stata un’esplosione di gioia e convivialità, con oltre 2.000 partecipanti che hanno affollato i banchi d’assaggio del ristorante Madison, degustando le etichette delle 65 cantine presenti. Sicilia in Bolle 2024 si chiude con un bilancio straordinario, lasciando un segno indelebile nel panorama enologico siciliano. Un decennale che celebra la passione, l’impegno e la creatività di un territorio che ha saputo trasformare le sue bollicine in un simbolo di eccellenza e di orgoglio.