Un viaggio sensoriale tra Mediterraneo e Vino: la degustazione AIS a Vinitaly
Nella Lounge AIS, durante Vinitaly 2024, in compagnia del Master of Wine Pietro Russo e di Cristian Maitan, Miglior Sommelier d’Italia Premio Trento DOC 2023, si è tenuta una degustazione esclusiva dedicata al rapporto tra vino e Mediterraneo, tema centrale dell’anno della rivista Vitae. Un evento che ha conquistato i palati e le menti dei partecipanti, accompagnandoli in un viaggio sensoriale attraverso i sapori e la storia di questa terra ricca di tradizione e cultura enogastronomica.
Un tuffo nella storia millenaria del vino del Mediterraneo
Il giornalista Emanuele Lavizzari, responsabile editoriale di Vitae, ha introdotto l’incontro sottolineando l’importanza di approfondire il legame profondo che unisce il vino al Mediterraneo, un mare che ha visto nascere la viticoltura già 8.000 anni fa circa. Fenici, Greci e Romani diffusero la coltivazione della vite in tutto il bacino mediterraneo, contribuendo a plasmare l’identità vitivinicola di questa regione.
Sole, mare, salinità e vento: gli ingredienti del Mediterraneo nei suoi vini
La degustazione AIS a Vinitaly è stata un’occasione preziosa per celebrare il vino del Mediterraneo, tema portante delle uscite trimestrali 2024 della rivista Vitae: un patrimonio inestimabile che racchiude storia, tradizione, cultura, territorio e abbinamenti gastronomici eccellenti. Un viaggio sensoriale che ha invitato ad approfondire la conoscenza di questi vini unici e affascinanti, capaci di raccontare il Mediterraneo in ogni sorso. Oltre al territorio, un ruolo fondamentale lo gioca lo stile di ogni produttore. I vini del Mediterraneo sono profondamente influenzati da sole, mare, salinità e vento. Questi fattori, sapientemente bilanciati dalla natura e dall’intervento umano, donano ai vini caratteristiche uniche e inconfondibili:
- La brezza marina regala sapidità e freschezza;
- Il sole dona calore e struttura;
- La salinità minerale arricchisce il gusto;
- I venti favoriscono una maturazione equilibrata.
Quattro eccellenze enogastronomiche per raccontare il Mediterraneo
La degustazione, condotta con maestria da Pietro Russo, Master of Wine ed enologo, e Cristian Maitan di AIS Veneto, già Miglior Sommelier d’Italia Premio Trento DOC 2023, ha proposto quattro eccellenti vini del Mediterraneo.
Vermentino di Gallura DOCG Branu di Surrau. Surrau, indiscussa eccellenza della Gallura, rappresenta un connubio perfetto tra cultura vitivinicola, arte e ambiente. L’azienda, da sempre attenta alla sostenibilità, prosegue il suo percorso green con nuove soluzioni ecocompatibili e arricchisce l’esperienza in cantina con proposte innovative. Ultima novità è il progetto “Sentieri di Pietra“, una collezione di etichette che raffigurano luoghi iconici della Sardegna. Queste etichette speciali sono disponibili solo per i visitatori della cantina, un modo per celebrare la bellezza di questa terra e offrire un ricordo unico ai turisti. Da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente. L’azienda utilizza energie rinnovabili, riduce al minimo l’impatto ambientale delle sue attività e promuove l’agricoltura biologica. Il Branu è un vino che racchiude la forza e la solarità della Sardegna, con la sua freschezza minerale e i profumi di macchia mediterranea. Perfetto per accompagnare piatti di pesce crudo, crostacei e primi piatti con verdure grigliate.
Cinque Terre DOC Costa da Posa di Cooperativa Cinque Terre. La cooperativa, nata nel 1973, rappresenta un connubio perfetto tra uomo e natura. 44 ettari di vigneti, suddivisi in piccoli appezzamenti di circa 2 ettari e mezzo, gestiti con cura da ogni socio. Qui, tra le Cinque Terre, l’enoturismo è una realtà ben radicata, che permette ai visitatori di immergersi in un paesaggio unico e di scoprire i segreti di una produzione vinicola d’eccellenza. La cooperativa guarda al futuro con fiducia e con tanti progetti in cantiere. La collaborazione con il Parco Nazionale Cinque Terre consentirà l’utilizzo del frantoio museale per la produzione di olio d’oliva, un nuovo prodotto che arricchirà l’offerta. Inoltre, è in fase di completamento il centro d’accoglienza, che offrirà ai visitatori un’esperienza ancora più completa e coinvolgente. Il Cinque Terre Costa da Posa è un vino che esprime la tenacia e la passione dei vignaioli liguri, con la sua sapidità marina e i sentori di erbe aromatiche. Ideale per esaltare il gusto di secondi piatti di pesce, come il fritto misto di mare o la zuppa di pesce.
Mantonico di Statti. Nel cuore del Lametino, da ben tre secoli la famiglia Statti custodisce un tesoro: la cantina Statti. Tra le mani dei fratelli Alberto e Antonio, questa realtà d’altri tempi si è trasformata in un’avanguardia del settore, senza mai dimenticare le sue radici e i suoi ritmi naturali. Varcare la soglia della cantina Statti significa immergersi in un universo di pace e armonia. Tra centinaia di ettari si estendono silenziosi oliveti e rigogliosi vigneti, dove scoiattoli, tassi e uccelli palustri sono gli unici abitanti. Un vero e proprio Eden dove il tempo sembra essersi fermato. Le vigne della cantina Statti non sono semplici campi coltivati, ma parte integrante di un delicato ecosistema. Qui, infatti, si punta a valorizzare le espressioni più autentiche del ricco patrimonio di vitigni autoctoni calabresi. Ogni varietà viene coltivata nel rispetto del suo ciclo naturale, esaltandone le caratteristiche uniche e regalando vini capaci di raccontare l’anima di questa terra. Visitare la cantina Statti non significa solo godere di un panorama mozzafiato, ma anche intraprendere un viaggio sensoriale a 360 gradi. La cantina Statti è un ponte tra tradizione e innovazione. Una realtà che guarda al futuro con passione e rispetto per il passato, consapevole che solo valorizzando le proprie radici si può costruire un domani migliore. Un esempio da seguire per tutti coloro che amano la terra e credono nel potere del vino di raccontare storie e creare emozioni.
Marsala Vergine Riserva Vintage 1980 di Intorcia. Francesco Intorcia Heritage rappresenta un’eccellenza nel panorama marsalese. Nata nel 1930, questa azienda vanta una lunga storia e una tradizione consolidata nel mondo del vino. Allo stesso tempo, però, Intorcia Heritage non guarda solo al passato, ma abbraccia l’innovazione con entusiasmo e lungimiranza. Il progetto Heritage di Francesco Intorcia si propone di valorizzare l’eredità storica della vitivinicoltura marsalese. Attraverso il recupero e la commercializzazione dei vecchi Marsala della cantina di famiglia, l’azienda riporta in auge un patrimonio enologico unico e prezioso. Francesco Intorcia Heritage è un’azienda dinamica e proiettata verso il futuro. L’impegno per la valorizzazione del territorio e l’attenzione alla qualità dei prodotti fanno di questa realtà un punto di riferimento nel panorama enologico marsalese. Il Marsala Vergine Riserva della cantina è un capolavoro enologico che rivela la passione e la dedizione dei suoi produttori. Una denominazione, quella del Marsala, dove la nozione di terroir si estende alle cantine dove riposano le botti, la cui differente collocazione, più o meno vicina agli influssi salsi del mare, influisce in maniera percepibile sulle caratteristiche organolettiche. Un vino monumentale, eclettico negli abbinamenti, anche grazie alla possibilità di giocare con le temperature di servizio: da vino aperitivo (8°/10°) da abbinare a tartine con pesce affumicato arricchito di spezie, fino a vino da conversazione (14°/16°), da abbinare a formaggi stagionati. Ideale anche come vino da meditazione o per accompagnare dolci al cioccolato o pasticceria secca.