Vini orange Collio: rivoluzione con la codifica Pantone

Il Collio, rinomata regione vinicola del Friuli Venezia Giulia, è protagonista di una svolta storica con l’ufficializzazione dei Vini Orange Collio nel proprio disciplinare di produzione. Questa decisione, ratificata durante l’assemblea del Consorzio Tutela Vini Collio nel dicembre 2024, segna un momento importante per questa tipologia di vini e per il territorio considerato la culla della moderna rivoluzione degli orange wine. Ne parla Jacopo Mazzeo su Decanter.
La riscoperta dei vini macerati nel Collio
Sebbene altre denominazioni, come la DO Terra Alta in Catalogna, abbiano già intrapreso un percorso simile introducendo regolamentazioni per i vini orange, la decisione del Collio assume una risonanza internazionale ben maggiore. La DO Terra Alta, situata in Catalogna, aveva infatti introdotto una regolamentazione simile alcuni anni prima, ma il Collio, forte della sua storia e notorietà nel mondo dei vini macerati, ha dato un impulso ancora più significativo a questo movimento. È qui, infatti, grazie a pionieri come Gravner e Radikon, che il mondo ha riscoperto e apprezzato i vini bianchi macerati sulle bucce, oggi universalmente riconosciuti come Vini Orange Collio.
Come spiega Lavinia Zamaro, direttrice del Consorzio, le discussioni sull’integrazione dei vini macerati nel disciplinare del Collio erano in corso da tempo. La concretizzazione di questo importante passo è finalmente arrivata.
Innovazione e trasparenza: la codifica Pantone
Una delle maggiori innovazioni è l’introduzione della codifica Pantone. Questo approccio, unico nel suo genere, permetterà a Valoritalia di valutare questi vini in modo trasparente e oggettivo, superando le interpretazioni soggettive. “Si tratta di una novità importante, non solo per il Collio, ma per la maggior parte delle denominazioni“, sottolinea Zamaro. “L’uso della scala Pantone consentirà una valutazione completamente imparziale dei Vini Orange Collio.”
I dettagli tecnici della codifica Pantone per questi vini sono ancora in fase di definizione, ma alcuni aspetti chiave sono già stati concordati. Il livello massimo di acidità volatile sarà lo stesso dei vini rossi, fissato a 20 mEq/L. Il tempo minimo di macerazione sarà di sette giorni. La codifica Pantone sarà visualizzata sull’etichetta dei Vini Orange Collio.
Per quanto riguarda la dicitura in etichetta, si opterà probabilmente per “Vino da uve macerate” o “Vino ottenuto con macerazione”, evitando il termine “orange”, pur riconosciuto a livello internazionale per identificare i Vini Orange Collio.
Un’adesione ampia, ma non unanime
Sebbene la mozione sia stata approvata con un’ampia maggioranza, il Consorzio ha registrato alcune perplessità riguardo all’introduzione di questa nuova tipologia. La direttrice Lavinia Zamaro spiega che la preoccupazione principale risiede nella potenziale confusione che i Vini Orange Collio, così differenti per stile dai tradizionali bianchi del Collio, potrebbero generare tra i consumatori.”
Nonostante le critiche, la maggioranza ha sostenuto la mozione, riconoscendo il ruolo centrale che il Collio ha avuto nella riscoperta di questi vini. “C’è un significativo interesse internazionale per i nostri vini macerati e per i Vini Orange Collio in generale,” afferma Zamaro.
Con la mozione approvata, ora sono necessari ulteriori passaggi burocratici per l’implementazione ufficiale del nuovo disciplinare che riguarda i Vini Orange Collio, tra cui l’approvazione del Ministero dell’Agricoltura e della Commissione Europea.
Certamente, l’introduzione dei Vini Orange Collio e la codifica Pantone rappresenta un importante riconoscimento per una tipologia di vino che sta conquistando sempre più estimatori e consolida il ruolo del Collio come territorio d’eccellenza per la produzione di questi vini.